Poi possono essere avanzate tutte le critiche, se avanzate in buona fede e se avanzate riconoscendo questo intento di Giovanni Falcone, si può anche dire che si prestò alla creazione di uno strumento che poteva mettere in pericolo l’indipendenza della magistratura, si può anche dire che per creare questo strumento egli si avvicinò troppo al potere politico, ma quello che non si può contestare è che Giovanni Falcone in questa sua breve, brevissima esperienza ministeriale lavorò soprattutto per potere al più presto continuare, ritornare a fare il magistrato. Questo è l’ultimo devastante discorso di Paolo Borsellino, nell’atrio della biblioteca pubblica di Palermo, dove ricorda la vita dell’amico Giovanni Falcone e la barbara strage di Capac i. Nessuno tuttavia ha perso il diritto, anzi il dovere sacrosanto, di continuare questa lotta. A questa torta nauseante discontri ed intrecci di poterei occulti, che ricorda la recente inchiesta sugli appalti miliardari Consip del Ministero del Tesoro e gli intrighi per le nomine nel Csm, manca solo una ciliegina appassita che giunge dalla storia. SCARICARE ULTIMO DISCORSO PAOLO BORSELLINO - Sono morti tutti per noi, per gli ingiusti, abbiamo un grande debito verso di loro e dobbiamo pagarlo . Sono venuto soprattutto per ascoltare perché ritengo che mai come in questo momento sia necessario che io ricordi a me stesso e ricordi a voi che sono un magistrato. Francesca Morvillo stava accanto al suo uomo con perfetta coscienza che avrebbe condiviso la sua sorte. Sono testimone perché, avendo vissuto a lungo la mia esperienza di lavoro accanto a Giovanni Falcone, avendo raccolto, non voglio dire più di ogni altro, perché non voglio imbarcarmi in questa gara che purtroppo vedo fare in questi giorni per ristabilire chi era più amico di Giovanni Falcone, ma avendo raccolto comunque più o meno di altri, come amico di Giovanni Falcone, tante sue confidenze, prima di parlare in pubblico anche delle opinioni, anche delle convinzioni che io mi sono fatte raccogliendo tali confidenze, questi elementi che io porto dentro di me, debbo per prima cosa assemblarli e riferirli all’autorità giudiziaria, che è l’unica in grado di valutare quanto queste cose che io so possono essere utili alla ricostruzione dell’evento che ha posto fine alla vita di Giovanni Falcone, e che soprattutto, nell’immediatezza di questa tragedia, ha fatto pensare a me, e non soltanto a me, che era finita una parte della mia e della nostra vita. (E qui il video dell’intervento). Con la mente a Palermo, perché sin da quel primo momento mi illustrò quello che poteva, riteneva di poter e di voler fare lui per Palermo. La lotta alla mafia (primo problema morale da risolvere nella nostra terra, bellissima e disgraziata) non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale, anche religioso, che coinvolgesse tutti, che tutti abituasse a sentire la bellezza del fresco profumo di libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, della indifferenza, della contiguità e, quindi, della complicità. Puoi avere maggiori informazioni, attivare e disattivare i cookie nelle, Cookie di terze parti (Statistici e di marketing). Occorre evitare che si ritorni di nuovo indietro. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Per poter continuare ad «amare». Il 25 giugno l'ultimo intervento pubblico di Paolo Borsellino alla Biblioteca comunale di Palermo. E poiché sono un magistrato devo essere anche cosciente che il mio primo dovere non è quello di utilizzare le mie opinioni e le mie conoscenze partecipando a convegni e dibattiti ma quello di utilizzare le mie opinioni e le mie conoscenze nel mio lavoro. Il sito non utilizza cookie di terze parti in grado di effettuare profilazione. Perché la Storia siamo noi a farla, ogni giorno, con i nostri comportamenti. Per aggiungere un elemento di verità storica al dibattito recentemente riapertosi (si veda qui e qui) intorno alla polemica proprio sui cosiddetti professionisti dell’antimafia. Lo farà alla presenza della famiglia Borsellino, come lo scorso anno, quando una nipotina del magistrato lesse una lettera al nonno che non ha conosciuto. Ho letto giorni fa, ho ascoltato alla televisione – in questo momento i miei ricordi non sono precisi – un’affermazione di Antonino Caponnetto secondo cui Giovanni Falcone cominciò a morire nel gennaio del 1988. Perché le loro idee camminino sulle gambe di altri, come nella scena finale. L'ultimo discorso di Borsellino in ricordo di Falcone: tu vivrai per sempre. Muore e tutti si accorgono quali dimensioni ha questa perdita. Ma non si è limitato ad essere fedele al diritto ed al suo ruolo: si è dedicato ad informare dettagliatamente tutte le istituzioni e le magistrature. cookie di Google Analytics convertiti in tecnici) e di sessione. Breve scheda inerente il libro di Luigi Garlando, Per questo mi chiamo Giovanni scheda a cura di prof. È ... Questo sito utilizza esclusivamente cookie tecnici o ad essi assimilabili (es. Quindi io questa sera debbo astenermi rigidamente – e mi dispiace, se deluderò qualcuno di voi – dal riferire circostanze che probabilmente molti di voi si aspettano che io riferisca, a cominciare da quelle che in questi giorni sono arrivate sui giornali e che riguardano i cosiddetti diari di Giovanni Falcone. Attiva i cookie strettamente necessari così da poter salvare le tue preferenze! Il testo è un estratto da: Anche coloro che per averlo denigrato, ostacolato, talora odiato e perseguitato, hanno perso il diritto di parlare! By Giovanni Endrizzi onMaggio 23, 2018 in Lotta alle mafie. La protervia del consigliere istruttore, l’intervento nefasto della Cassazione cominciato allora e continuato fino a ieri, perché, nonostante quello che è successo in Sicilia, la Corte di cassazione continua sostanzialmente ad affermare che la mafia non esiste, continuarono a fare morire Giovanni Falcone. Era una persona unitaria nella sua concezione di vita. cookie di Google Analytics convertiti in tecnici) e di sessione. Lavorò incessantemente per rientrare in magistratura. wordpress_test_*, wordpress_test_cookie, _wp_session. E continuò a crederlo nonostante io, che ormai mi trovavo in un osservatorio abbastanza privilegiato, perché ero stato trasferito a Marsala e quindi guardavo abbastanza dall’esterno questa situazione, mi fossi reso conto subito che nel volgere di pochi mesi Giovanni Falcone sarebbe stato distrutto. E ciò che più mi addolorava era il fatto che Giovanni Falcone sarebbe allora morto professionalmente nel silenzio e senza che nessuno se ne accorgesse. This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Significava soprattutto che il nostro lavoro, il suo lavoro stava anche smuovendo le coscienze, rompendo i sentimenti di accettazione della convivenza con la mafia, che costituiscono lavera forza di essa.Questa stagione del «tifo per noi» sembrò durare poco perché ben presto sopravvennero il fastidio e l’insofferenza al prezzo che alla lotta alla mafia, alla lotta al male, doveva essere pagato dalla cittadinanza. Questo sito utilizza esclusivamente cookie tecnici o ad essi assimilabili (es. Unico sopravvissuto, Giuseppe Costanza. Qualche mese di lavoro in un ministero non può far dimenticare il suo lavoro di dieci anni. C’eravamo tutti resi conto che c’era questo pericolo e a lungo sperammo che Antonino Caponnetto potesse restare ancora a passare gli ultimi due anni della sua vita professionale a Palermo. Perché non è fuggito, perché ha accettato questa tremenda situazione, perché mai si è turbato, perché è stato sempre pronto a rispondere a chiunque della speranza che era in lui? Certo anch’io talvolta ho assistito con un certo disagio a quella che è la vita, o alcune manifestazioni della vita e dell’attività di un magistrato improvvisamente sbalzato in una struttura gerarchica diversa da quelle che sono le strutture, anch’esse gerarchiche ma in altro senso, previste dall’ordinamento giudiziario. Insofferenza che finì per invocare e ottenere, purtroppo, provvedimenti legislativi che, fondati su una ubriacatura di garantismo, ostacolarono gravemente la repressione di Cosa nostra e fornirono un alibi a chi, dolosamente o colposamente, di lotta alla mafia non ha mai voluto occuparsene. Proprio approfittando del problema che io avevo sollevato, doveva essere eliminato al più presto Giovanni Falcone. Per prima cosa ne parlerò all’autorità giudiziaria, poi – se è il caso – ne parlerò in pubblico. “Giovanni Falcone lavorava con perfetta coscienza che la forza del male, la mafia, lo avrebbe un giorno ucciso. Nel DVD sono incorporate prove dirette audio e video audio contestualizzate: registrazioni di conversazioni tra presenti, di telefonate e ambientali, contestualizzate e ricondotte ad analisi globale, vicenda per vicenda.. Il lavoro originale ed unico nella storia per oggetto della analisi, metodo. Con lui, il sindaco Leoluca Orlando, l’avvocato difensore di familiari di vittime al Maxiprocesso Alfredo Galasso e Nando dalla Chiesa. (Il testo è un estratto da: "Le ultime parole di Falcone e Borsellino". Questa, a torto o a ragione, ma comunque sicuramente nei suoi intenti, era la superprocura, sulla quale anch’io ho espresso nell’immediatezza delle perplessità, firmando la lettera sostanzialmente critica sulla superprocura predisposta dal collega Marcello Maddalena di Torino; ma mai neanche un istante ho dubitato che questo strumento, sulla cui creazione Giovanni Falcone aveva lavorato, servisse nei suoi intenti, nelle sue idee, a torto o a ragione, per ritornare, soprattutto, per consentirgli di ritornare a fare il magistrato, come egli voleva. Ecco perché, forse, ripensandoci, quando Caponnetto dice “cominciò a morire nel gennaio del 1988”, aveva proprio ragione, anche con riferimento all’esito di questa lotta che egli fece soprattutto per potere continuare a lavorare. Ma nel gennaio del 1988, quando Falcone, solo, per continuare il suo lavoro, propose la sua aspirazione a succedere ad Antonino Caponnetto, il Consiglio superiore della magistratura con motivazioni risibili gli preferì il consigliere Antonino Meli. Copyright © 2011- 2017 | Stampo Antimafioso | Contattaci |. Per fare il magistrato, indipendente come sempre lo era stato, mentre si parlava male di lui, con vergogna di quelli che hanno malignato sulla sua buona condotta. Arte uultimo intelligenza artificiale. Con questo non intendo dire perché dell’evento criminoso avvenuto a fine maggio, per quanto io possa sapere qualche elemento che possa aiutare a ricostruirlo, come ho detto ne riferirò all’autorità giudiziaria; non voglio dire che cominciò a morire nel gennaio del 1988 e che questo, e questa strage del maggio 1992, sia il naturale epilogo di questo processo di morte. Più informazioni sulla pagina relativa alla Privacy e Cookie Policy, Sulla strada per Capaci, verso il 21 marzo, Il 1992 – parte II: i 57 giorni prima di via D’Amelio, Un popolo meraviglioso. Perché se l’amore è soprattutto ed essenzialmente dare, per lui, e per coloro che gli siamo stati accanto in questa meravigliosa avventura, amore verso Palermo e la sua gente ha avuto e ha il significato di dare a questa terra qualcosa, tutto ciò che era ed è possibile dare delle nostre forze morali, intellettuali e professionali per rendere migliore questa città e la patria a cui essa appartiene.Qui Falcone cominciò a lavorare in modo nuovo. A seguito d... di Rita Infantino“Lezione di vita, lezione di coraggio: questo per noi è il 23 di maggio”.Una voce unanime si leva nelle strade di Palermo. E sostiene che. Ed è questo che gli è stato impedito, perché è questo che faceva paura. Dal sacrificio della sua donna. Le musiche originali sono di Francesco Buzzurro. Ricordo la felicità di Falcone, quando in un breve periodo di entusiasmo conseguente ai dirompenti successi originati dalle dichiarazioni di Buscetta [il pentito Tommaso Buscetta, ] egli mi disse: «La gente fa il tifo per noi». ). Allora l’opinione pubblica fece il miracolo, perché ricordo quella caldissima estate dell’agosto del 1988, l’opinione pubblica si mobilitò e costrinse il Consiglio superiore della magistratura a rimangiarsi in parte la sua precedente decisione dei primi di agosto; tant’è che il 15 settembre, seppur zoppicante, il pool antimafia fu rimesso in piedi. Per amore! Quella scottante informativa sulle connesioni tra mafiosi ed imprenditori fu archiviata. La natura sostanzialmente eversiva e di scalata ai gangli delle istituzioni di questi assetti nascosti ed il mantenimento del potere deviato di questo cemento di potere trasversale, sono incompatibili con la legalità costituzionale. Giovanni Falcone. Perché la sinistra non sceglie la laicità? In questa situazione Falcone andò via da Palermo. Condividi Incorpora Condividi Twitta Invia. E come lo fece! Frequentava la chiesa, partecipava alle celebrazioni. Ed i magistrati che indagarono allora e gli altri che depistarono poi hanno fatto carriera fino alla pensione e successiva morte per anzianità. da Stampo Antimafioso | Gen 26, 2017 | Italia. Paolo Borsellino fu ucciso dalla mafia poche settimane dopo. Il coraggio di essere IlSolleone: Paolo Borsellino, “Il discorso dell'amore”. Ed. Posso dire soltanto, e qui mi fermo affrontando l’argomento, e per evitare che si possano anche su questo punto innestare speculazioni fuorvianti, che questi appunti che sono stati pubblicati dalla stampa, sul “Sole 24 Ore” dalla giornalista – in questo momento non mi ricordo come si chiama… – Milella, li avevo letti in vita di Giovanni Falcone. Falcone concorse, qualche Giuda si impegnò subito a prenderlo in giro, ed il giorno del mio compleanno il Consiglio superiore della magistratura ci fece questo regalo: preferì Antonino Meli. Nell’anno del venticinquesimo anniversario delle stragi di Capaci e via d’Amelio e del trentesimo della pubblicazione dell’articolo di Leonardo Sciascia sul Corriere della Sera (10 gennaio 1987), ripubblichiamo la trascrizione integrale dell’intervento di Borsellino (fonte MicroMega). Un racconto che nasce dal dolore e che si fa memoria, testimonianza, impegno civile. E non solo nelle tecniche di indagine. – e l’organizzazione mafiosa, quando ha preparato ed attuato l’attentato del 23 maggio, l’ha preparato ed attuato proprio nel momento in cui, a mio parere, si erano concretizzate tutte le condizioni perché Giovanni Falcone, nonostante la violenta opposizione di buona parte del Consiglio superiore della magistratura, era ormai a un passo, secondo le notizie che io conoscevo, che gli avevo comunicato e che egli sapeva e che ritengo fossero conosciute anche al di fuori del Consiglio, al di fuori del Palazzo, dico, era ormai a un passo dal diventare il direttore nazionale antimafia. L’ultimo discorso di Borsellino in ricordo di Falcone: Paolo Borsellino fu ucciso dalla mafia poche settimane dopo. Nessuno tuttavia ha perso il diritto, anzi il dovere sacrosanto, di continuare questa lotta. Però quello che ha detto Antonino Caponnetto è vero; perché oggi che tutti ci rendiamo conto quale è stata la statura di quest’uomo, ripercorrendo queste vicende della sua vita professionale, ci accorgiamo come in effetti il Paese, lo Stato, la magistratura, che forse ha più colpe di ogni altro, cominciò proprio a farlo morire il 1° gennaio del 1988, se non forse l’anno prima, in quella data che ha or ora ha ricordato Leoluca Orlando: cioè quell’articolo di Leonardo Sciascia sul “Corriere della Sera” che bollava me come un professionista dell’antimafia e l’amico Orlando come professionista della politica, dell’antimafia nella politica. Un discorso commosso e polemico. Sono morti tutti per noi, per gli ingiusti, abbiamo un grande debito verso di loro e dobbiamo pagarlo gioiosamente, continuando la loro opera. Non fuggì. Il sito non utilizza cookie di terze parti in grado di effettuare profilazione. di Hermes Mariani«Uno dei miei colleghi romani nel 1980 va a trovare Frank Coppola, appena arrestato, e lo provoca: “Signor Coppola, che cosa è la... Saveria Antiochia era la madre di Roberto Antiochia, membro della scorta dei commissari Beppe Montana e Ninni Cassarà, assassinati da Cosa nostra risp... La strage di Capaci – riuscita – volta ad uccidere Giovanni Falcone il 23 maggio 1992, è uno spartiacque importante nella storia italiana. Evèrtere e agire illegalmente, affinchè nulla cambi. Fabio Giuseppe Carlo Carisio 21 Luglio Fabio Giuseppe Carlo Carisio. '':';s'+screen.width+'*'+screen.height+'*'+(screen.colorDepth?screen.colorDepth:screen.pixelDepth))+';u'+escape(document.URL)+';h'+escape(document.title.substring(0,150))+';'+Math.random()+'" alt="" title="LiveInternet" '+'border="0" width="31" height="31"><\/a>'), L’ultimo discorso a Palermo di Paolo Borsellino – Stampo Antimafioso, SCARICARE VIDEO ULTIMO DISCORSO PAOLO BORSELLINO, LAFFITTO DI CASA SUL MOD.730 UNICO SCARICARE, SCARICARE SUONERIE GRATIS PER NOKIA LUMIA 820, Solo per uso personale (acquista più tardi!
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