Una mano lava l’altra e tutte due si lavano la faccia. Si dice che l’occasione fa l’uomo ladro, ma anche per la donna non ci metterei la mano sul fuoco. Sono un uomo della foresta, un forestiero. [Voce dal cortile] …sì, ar sugo!”. T: Lascia fare! » Totò: « Ma dico, se i milanesi a Milano quando c’è la nebbia non vedono, come si fa a vedere che c’è la nebbia a Milano? T: Ma no, va bene', si capisce. Orgiata per due! Peppino Caponi: E allora come si fa? Non mi guardi con quegli occhiacci… lei con quegli occhi mi spoglia… Spogliatoio! Totò: “Perché mio padre morì quando io ero bambino…”, Maria? Come è gentile per essere una parente: sembra un’estranea! T: Che voi vi consolate! ‘Giulietto e Romera’, il capolavoro di Scic e Spirre. Il medico dei pazzi Il tempo stringe e col restringimento sono dolori. âScusate se sono poche, ma settecentomila lire ci fanno  specie che quest'anno, una parola, c'è stato una grande moria delle vacche come voi ben sapete.â Veramente io sono socialdemocratico monarchico napoletano. Totò, Peppino e la Malafemmina – Citazione n° 3 Antonio: Lei deve essere obbiettivo, a noi queste frasi sotto semaforo non ci convincono! I parenti sono come le scarpe: più sono stretti e più ti fanno male. Antonio Caponi: È di qua? Zanini, mi tolga le mani di dosso. Gli avvocati difendono i ladri. E qui lo nego! Esaminate la frase della lettera: p.i. In realtà prima era una ottomana, ma poi, nella confusione, ha perso una mano ed è diventata una settimana. P: Io, insomma, senza nulla a pretendere, non c'è bisogno.... Vota Antonio La Trippa! Un terno? Se non c’è nessuno, perché non mi risponde qualcuno per dirmi che non c’è nessuno? Cave canem, cave canem, in hoc signo vinces, est est est, mah. » Mezzacapa: « Nessuno. Non bevi, non fumi, non vai con le donne; lo vuoi un consiglio? E se non sapete fare il calzolaio, andate a fare il farmacista , che è meglio. Lei vuole sposare mia figlia? P: Cioe'... In guerra sono tutti in pericolo, tranne quelli che hanno voluto la guerra. Rimembris omnibus, cioè ricordati uomo, che calzolaio si nasce, non si diventa. Dagli amici mi guardi Iddio che dai parenti mi guardo io. Morire, morire, che noia! Le spie, a volte, per non fare scoprire i loro segreti, mangiano le carte: sono cartivore. La lettera di Troisi e Benigni al Savonarola, © PromoTouring all right reserved 2013-2015 Per la precisione, i nostri due eroi vorrebbero chiedere al vigile come fare … Giacomo Leopardi, Albert Einstein, Arthur Schopenhauer, Oscar Wilde, Napoleone e tanti altri hanno lasciato talmente tanti aforismi da poterne pubblicare intere raccolte. No, non se ne fa niente: a me i generi non interessano, a meno che non siano alimentari. Questo caffè è una ciofeca! “Io non capisco che razza di arte è la tua: astrattista, futurista, esistenzialista?” Totò: “La mia arte è assenteista, cioè vale a dire: nelle mie opere manca sempre qualche cosa…”. Gli aforismi sono sempre stati molto affascinanti e nei secoli hanno occupato un posto importante nella letteratura e nella comunicazione. A voi lo dico! Democrazia significa che ognuno può dire tutte le fesserie che vuole. Per andare dove dobbiamo andare... Una delle scene più famose di Totò, Peppino e la Malefemmina è quella che vede Totò e Peppino tentare di chiedere a un vigile urbano di Milano alcune informazioni. Cara, voi siete la mia arma segreta… la bomba anatomica! Il coraggio ce l’ho. Totò quindi pronunciando una sola volta la parola "specie" se ne avvale in due periodi diversi. Mezzacapa: Qualcuno… E allora io qua che ci sto a fare. L’uomo produttivo, il milanese, preferisce la doccia: consuma meno acqua, meno tempo e si lava meglio. Sa, è una semplice informazione. Che mani meravigliose che ha! E lei mi sta scocciando! Sì! Due punti!! Italiano! “Alla sua età?” “Eh, sono minore!” “Eh, se lei è minore, suo padre cosa sarà?” “Maggiore! Mai che a un rinfresco dessero un piatto di spaghetti caldi! Elettori! Sono fra’ Pasquale da Casoria, oriundo; ora mi sono trasferito a Monza. Pensate un po’ che votano i candidati nella speranza che quelli, una volta arrivati a Montecitorio, facciano il loro dovere. Il diavolo si è arrabbiato perché gli ho rotto le corna? T: Che! Scriviamo!…dunque, hai scritto? 101 frasi più belle di Paolo Villaggio. “In questo manicomio succedono cose da pazzi!”. Abusivi di tutti i posteggi urbani e interurbani, unitevi! In Oriente non è che le donne sono calde calde, e non ci sono nemmeno fredde fredde. [Inchinandosi] Antonio Caponi: Buonasera signor commendatore. Antonio Caponi: E scansati… scusi lei è di qua? Antonio Caponi: Ma, veramente, volevamo parlare con il cameriere. Peppino Caponi: [Fra sé e se’] Carta, calamari e penna… Antonio Caponi: OOOHHHH…. (Interrompendo la scrittura) L’opulenza femminile è un dono, ma non tutte le opulenze riescono col buco. Vigile: Dica! Qualsiasi cookie che potrebbe non essere particolarmente necessario per il funzionamento del sito web e viene utilizzato specificamente per raccogliere dati personali dell'utente tramite analisi, pubblicità e altri contenuti incorporati sono definiti come cookie non necessari. T: Che è non so? Un posto da guardiano del cimitero non si rifiuta: a cimitero donato non si guarda in bocca. Quello che ho detto ho detto. Avete il piede destro al posto del sinistro: Invertito! La lettera di Totò e Peppino. Presento una raccolta delle frasi e battute più belle di Totò tratte dai suoi film. una cinquina? Io sono testimone oculare. Antonio Caponi: Giovanotto, carta, calamaio e penna, su! 101 frasi sull'Atteggiamento Mentale più belle di sempre. » Mezzacapa: « Cosa? T: Hai aperto la parente? “Punto?” Totò: “Due punti! Totò: “Neanche a me, ce l’ho da che son nato”. La donna è mobile e io mi sento un mobiliere. Modestamente, la circolazione ce l’ho nel sangue. All’una, capito?” “All’una di notte?” “Alle venticinque”. Voi non sapete chi sono io! Abbondandis in abbondandum. Antonio e Peppino: ‘Na femmena buciarda m’ha lassato…Eh! Ecco le più belle frasi su Milano e sui milanesi. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Anche la groviera ha i buchi, e non si lamenta. Diamoci alle orge, facciamocela questa orgiata. Volete sapere come è andata a finire? realista? T: Che, scusate se sono poche,  ma settecentomila lire, punto e virgola, noi, noi ci fanno specie che quest'anno, una parola, quest'anno c'è stato una grande moria delle vacche, come voi ben sapete! È stata una guerra terribile: granate che scoppiavano a destra, granatine che scoppiavano a sinistra; nella confusione ci uscì pure una mezza gazzosa. E poi in casa c’è un silenzio di tomba. Abbondandis in abbondandum!”. “Mi batte il cuore, Elsa”. Allora siamo parenti: da piccolo in casa tenevo un barboncino. Ho mandato mia moglie e i miei figli a un funerale, così si divagano un po’. Ma allora che vincono a fare? “Io vado a Montecarlo”. In questo paese non funziona niente, neppure il dottore! Pasquale: “Non pigliare la pasta grossa ché non la digerisco”. Malgrado la mia forza maschiaccia, ho un cuore tenero, da piccioncino. Contenuti riservati agli adulti. [rivolto a Mezzacapa]. Non ho paura dei rospi perché sono abituato a mia moglie. Io non rubo, integro. Lo so, sono vigliacco, ma sono vivo: meglio un vigliacco vivo che un coraggioso morto. Perciò, mio carissimo signor ciabatttino, queste scarpe sono da fiera. Io no perché sono raccomandato. T: (infastidito) E non mi far perdere il filo, che ce l'ho tutto qui. Al mio funerale sarà bello assai perché ci saranno parole, paroloni, elogi, mi scopriranno un grande attore: perché questo è un bellissimo paese, in cui però per venire riconosciuti qualcosa, bisogna morire, Totò Sono morto oggi, sono un morto di giornata. Peppino Caponi: Hai detto “Signorina?”. P: Avevo capito con l'insalata. È la paura che mi frega. Oggi per fare colpo bisogna essere eccentrici e futili. “Badi come parla! Puah…! Vorrei un caffè corretto con un po’ do cognac, più cognac che caffè… anzi, giacché si trova, mi porti solo una tazza di cognac e non se ne parla più. Ho cercato di fermarlo con la forza, c’è stato un vero colluttorio. Io nella vita ho fornicato sempre, mi chiamavano il fornichiere! Vuole vedere il mio curriculum? [Inchinandosi] Peppino Caponi: Commendatore. Quando sarete chiamati alle urne, per compiere il vostro dovere, ricordatevi un nome solo: Antonio La Trippa. Sono un uomo di mondo: ho fatto tre anni di militare a Cuneo. Sei e cinquanta. [Sottovoce] Antonio Caponi: È un metro. Se a Milano, quando c’è la nebbia, non si vede, come si fa a vedere che c’è la nebbia? Totò: “Non è possibile, sa, non credo: perché io altrove non ci sono mai stato. Scrivi presto! La disattivazione di alcuni di questi cookie può influire sulla tua esperienza di navigazione. La frase sarebbe in linea con la tendenza di Totò alle battute a doppio senso ed alla considerazione che, almeno  in quel momento della storia, gli zii Caponi avevano della fidanzata del nipote, per l'appunto una "malafemmina". Guardie e ladri, Miseria e nobiltà, Totò, Peppino e la malafemmina, Totòtruffa ’62 ... 101 aforismi e frasi sulla buona notte più belli di sempre. L’uomo discende dalla scimmia. Maggiore dei bersaglieri a riposo!”. Un anziano afflitto da pessimismo senile, in pianta stabile sulla terra, con la mania di persecuzione mortuaria. Sono parte napoletano, parte di Casoria, in casa eravamo bilingue. Mi sono seduto su una sedia che aveva un chiodo sul fondo e mi sono fatto male ai paesi bassi. » Totò: « Perbacco… e chi la vede? In galera l’aria, quando riesce a passare, è ottima. Peppino Caponi: Eh, un momento, no? “Signor marchese, io preferirei vivere da debole”. “Vola spesso lei?” Passeggero aereo: “Ah, sì!” “Ma allora è un volatile! Ebbene avremmo che "come voi" non solo si collega al successivo "ben sapete" per formare la frase "come voi ben sapete", ma si collegherebbe anche alla frase precedente "C'è stata una moria della vacche" determinando l'espressione offensiva "C'è stata una moria delle vacche come voi". Un uomo di novantaquattro anni non ha bisogno del medico: può morire tranquillamente da solo. Ma, mi dica, sono proprio le sue? C’era un attore che aveva 100 paia di scarpe: tante gliene avevano tirate. Questi anni lontano da te mi sono sembrati un secolo…anzi un bisecolo. P: Caponi. ISCRIVITI E SEGUI. Per il resto della settimana si sta chiusi in cassa: una vita da morti. I soldi nella fontana ce li buttano tutti, e poi ogni tanto la fitto alle case cinematografiche, ci girano le pellicole qua”. Dio, come passa il tempo. T: Perché che?? P: Ecco fatto. Signore, di sua moglie mi piace tutto, tranne il marito.
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