Tintoretto, San Rocco risana gli appestati – Chiesa San Rocco “Con questa scena fa il suo ingresso nell’arte figurativa veneta la rappresentazione della peste nel suo tragico infuriare. Il santo, modello di comportamento per tutti i confratelli per il suo impegno caritativo, si aggira in un ambiente di cupi bagliori gremito di corpi agitati. Tratto dal dipinto di omonimo soggetto di Tintoretto conservato nel convento della chiesa veneziana di San Rocco. Line: 192 dipinse "san rocco risana gli appestati". Function: view, File: /home/ah0ejbmyowku/public_html/application/controllers/Main.php Nella tela, che costituisce il vero inizio della sua attività per la Scuola, il giovane pittore inaugura una nuova concezione del notturno, suggestivamente rotto da luci artificiali. La celebre composizione, riprodotta in un formato da cavalletto, poteva essere destinata a decorare una delle collezioni di dipinti che sempre più numerose si andavano a formare nella Serenissima a partire dal Seicento. Function: _error_handler, File: /home/ah0ejbmyowku/public_html/application/views/user/popup_harry_book.php 10: tintoretto: Definizioni correlate. Nell'autunno del Rinascimento, per parafrasare un felice titolo dello storico olandese Huizinga, infatti, i ricchi mercanti veneziani amavano decorare le proprie dimore con opere dei grandi maestri del Cinquecento e, dove non era possibile procacciarsi gli originali, le sostituivano con souvenir dei grandi capolavori in versione ridotta, tipologia a cui sembra appartenere l'opera in esame. San Rocco risana gli appestati è un dipinto del pittore veneziano Tintoretto realizzato nel 1549 e conservato nella Chiesa di San Rocco a Venezia. Realizzata nel 1549 dal pittore veneziano Jacopo Robusti (1518-1594) – detto ‘Tintoretto’ per il mestiere del padre, tintore di tessuti – San Rocco che risana gli appestati è la prima delle quattro tele eseguite per il presbiterio della Chiesa di San Rocco. Nel 1937, il dipinto fu trasferito sulla parete destra della navata, isolandolo così dal contesto narrativo per il quale era stato concepito quale immediato precedente di quello che rappresenta il santo in prigione, alterando così l’originario programma iconografico del presbiterio. Tratto dal dipinto di omonimo soggetto di Tintoretto conservato nel convento della chiesa veneziana di San Rocco. Note [ modifica | modifica wikitesto ] ^ Arte e Storia - Venezia , Bonechi, p. 125. Dipinse "La famiglia del pittore" Line: 107 Il primo telero, realizzato nel 1549, fu il grandioso san Rocco che visita gli appestati, prima rappresentazione della peste nell’arte veneta, un’opera straordinaria nella resa drammatica dell’interno del lazzaretto, resa ancor più suggestiva dalla doppia illuminazione, creata sullo sfondo dalle torce e in primo piano da un fascio di luce irreale, che penetra lateralmente da sinistra. Si scelse così di raffigurare il santo patrono protettore degli appestati , impegnato nella guarigione dei malati radunati in … Le sue aggiunte furono quindi eliminate con il restauro del 1937, con il quale vennero però demolite anche altre parti dell’opera, erroneamente ritenute non autografe. Chiudendo questo banner, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. Note [ modifica | modifica wikitesto ] ^ Arte e Storia - Venezia , Bonechi, p. 125. San Rocco risana gli appestati (1549) Olio su tela, 307x673 cm Chiesa di San Rocco, Venezia La datazione del dipinto è attestabile su base doqumentaria al 1549 ed è citato con lode da Giorgio Vasari nella seconda edizione delle Vite edita nel 1568. San Rocco risana gli appestati è un dipinto del pittore veneziano Tintoretto realizzato nel 1549 e conservato nella Chiesa di San Rocco a Venezia[1]. I teleri con le Storie di san RoccoConcepite come ciclo unitario sin dal 1528, le quattro tele eseguite dal Tintoretto per il presbiterio, in vari momenti della sua attività, narrano le ultime vicende della vita di san Rocco. Arte dell’Ottocento e del primo Novecento, Dipinti Antichi e Arte del XIX secolo – Asta 138 e 139, Iscrivendomi accetto le policy di riservatezza del sito, Arte dell'Ottocento e del primo Novecento. Seguace di Jacopo Robusti, detto il Tintoretto. Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Scuola Grande Arciconfraternita San Rocco ©2020. Function: view, Tintoretto, San Rocco risana gli appestati – Chiesa di San Rocco, Jacopo Tintoretto (Jacopo Robusti, Venezia 1519-1594) - San Rocco risana gli appestati (1549), Matrimonio mistico di santa Caterina d'Alessandria con i santi Agostino, Marco e Giovanni Battista, Madonna col Bambino tra i santi Marco e Luca, Battesimo di Cristo Chiesa di San Silvestro, Presentazione di Gesù al Tempio Gallerie dell'Accademia, Assunzione della Vergine Chiesa di Santa Maria Assunta detta I Gesuiti, Resurrezione di Cristo con san Cassiano e santa Cecilia, Resurrezione di Cristo Scuola Grande di San Rocco, Compianto sul Cristo morto Città del Messico, Cristo placa la tempesta sul lago di Tiberiade, Battesimo di Cristo Scuola Grande di San Rocco, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=San_Rocco_risana_gli_appestati&oldid=112130459. Note: Rimosse in anni recenti, in occasione del montaggio della cantoria mobile tardo-settecentesca, si conservano attualmente nei depositi della Scuola. Dipinse "Primavera a Pontoise" Dipinse Guernica. Le portelle dell’antico organoLa narrazione del pellegrinaggio di san Rocco si completava con le portelle dell’antico organo, dipinte da Tintoretto nella prima metà degli anni Ottanta, che presentavano esternamente l’episodio conclusivo dell’andata del santo a Roma (san Rocco presentato al Papa) e, all’interno, l’Annunciazione. Peraltro, nonostante queste vicissitudini, l’alta qualità della tela appare ancor oggi appieno nella magistrale impostazione compositiva e nella concitata tensione drammatica raggiunta dal pittore nella narrazione dell’evento miracoloso. Nel 1674 l’armadio fu eliminato e le due parti cucite insieme. Successivamente, a seguito della ricostruzione della navata, nel 1729 Santo Piatti venne incaricato di adattarlo alla nuova collocazione sulla parete destra dell’edificio sacro, dove si trova tuttora. Con ogni probabilità il telero eseguito in questa seconda fase fu il san Rocco in carcere confortato da un angelo, dove, ancora una volta, l’ardita concezione chiaroscurale trasfigura la scena, sottolineando il contrasto tra lo sfolgorante apparire dell’angelo inviato da Dio a confortare il santo morente e il cupo, angoscioso, ambiente circostante. È invece databile nella prima metà degli anni Ottanta la quarta tela, raffigurante La cattura di san Rocco, in cui il marcato plasticismo del primo piano – dove all’estrema sinistra compare il santo trascinato via a viva forza dai soldati – contrasta in modo suggestivo con la resa evanescente e spettrale della battaglia che infuria sullo sfondo. Cristo guarisce il paralitico (La Piscina Probatica)Collocata al centro della parete destra della navata, la grande tela, dipinta da Jacopo Tintoretto nel 1559, decorava in origine gli sportelli di un grande armadio per la custodia degli argenti che nella chiesa cinquecentesca era destinato ad accompagnare quello dipinto in precedenza dal Pordenone con le gigantesche figure dei santi Martino e Cristoforo, del quale Jacopo riprende l’impaginazione architettonica e l’ardita struttura compositiva. Ragioni tuttora ignote portarono però alla sospensione dei lavori e solo nel 1567, dopo aver completato i dipinti della Sala dell’Albergo, Jacopo si dedicò nuovamente al presbiterio della Chiesa. Function: _error_handler, File: /home/ah0ejbmyowku/public_html/application/views/page/index.php Function: _error_handler, File: /home/ah0ejbmyowku/public_html/application/views/page/index.php Line: 24 Il grande telero del presbiterio venne commissionato dalla Scuola di San Rocco nel 1549 come parte del progetto di istituzione di un ospedale gestito dalla scuola e osteggiato dai Frari. Il primo telero, realizzato nel 1549, fu il grandioso san Rocco che visita gli appestati, prima rappresentazione della peste nell’arte veneta, un’opera straordinaria nella resa drammatica dell’interno del lazzaretto, resa ancor più suggestiva dalla doppia illuminazione, creata sullo sfondo dalle torce e in primo piano da un fascio di luce irreale, che penetra lateralmente da sinistra. Al suo posto si trova infatti oggi il cosiddetto san Rocco nel deserto, opera databile intorno al 1580 per l’affinità con le tele della Sala Capitolare della Scuola, ma non ricordata dalle fonti, in cui a Tintoretto si possono assegnare probabilmente solo l’impaginazione compositiva e la figura del santo, mentre il paesaggio è attribuito a Paolo Fiammingo e le parti laterali vennero aggiunte da Santo Piatti nel 1729, al momento della sua collocazione nella parte superiore della parete destra della navata, dove fungeva da pendant ai dipinti pordenoniani della parete sinistra, in cui vengono similmente raffigurati gruppi di oranti, bisognosi e malati. Fai scorrere il mouse sulla foto per visualizzare i dettagli. dipinse "san rocco risana gli appestati". 307 x 673 cm, Chiesa di San Rocco, Venezia . La celebre composizione, riprodotta in un formato da cavalletto, poteva essere destinata a decorare una delle collezioni di dipinti che sempre più numerose si andavano a formare nella Serenissima a partire dal Seicento. Line: 479 San Rocco risana gli appestati è un dipinto del pittore veneziano Tintoretto realizzato nel 1549 e conservato nella Chiesa di San Rocco a Venezia. Nella tela, che costituisce il vero … Line: 315 Line: 478 Tintoretto – olio su tela, 1549. Dipinse "L'urlo" Dipinse il celebre "Urlo" Raffaello dipinse quello della Vergine. Lotto numero 16, Dipinti Antichi e Arte del XIX secolo Asta 138 e 139, Nessuna opera in asta dello stesso autore. Function: _error_handler, Message: Invalid argument supplied for foreach(), File: /home/ah0ejbmyowku/public_html/application/views/user/popup_modal.php Function: view, File: /home/ah0ejbmyowku/public_html/index.php Line: 68 Function: require_once, Message: Undefined variable: user_membership, File: /home/ah0ejbmyowku/public_html/application/views/user/popup_modal.php L’altra opera del 1567 è il san Rocco che benedice gli animali, improntato a modi più naturalistici, in cui si ravvisano però alcune cadute qualitative, dovute forse a un intervento di collaborazione o a danni subiti nel corso del tempo. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. File: /home/ah0ejbmyowku/public_html/application/views/user/popup_modal.php Line: 208 Le tele narrano le ultime vicende della vita del santo al quale Venezia si votò per … Ridotte a quadri, con integrazioni di Santo Piatti (1738), e collocate in controfacciata, ai lati della cantoria marmorea del nuovo organo, sono opere piuttosto deboli, frutto di collaborazione con la bottega.
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