), escludendo temporaneamente i suoi nipoti e diseredando la sua unica discendente Beatrice, che nel 1241 aveva sposato Ghigo VII, delfino del Viennois. Dagli anni 1930-40 venne considerato un padre della patria dagli ammiratori dell'epoca savoiarda che militavano nella Lega vodese. 18-22; Id., Note agli statuti di Pietro II conte di Savoia, in Bollettino storico-bibliografico subalpino, XXXII (1930), pp. nel 2009), compreso tra il Giura a SO e N, le Alpi Bernesi a E, il Lago di Ginevra a S. Capoluogo Losanna. In quegli anni era forte la partnership con Filippo, allora arcivescovo di Lione, che Pietro sostenne nella riconquista di vari territori. Al pari degli altri figli cadetti di Tommaso I, fu inizialmente avviato alla carriera ecclesiastica. V, Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, Mémoires et documents publiés par la Société d'histoire et d'archéologie de Genève - tome 7, Calendar of the Charter Rolls of Henry III, Recueil de chartes, statuts et documents concernant l'ancien évêché de Lausanne, Histoire de Savoie, d'après les documents originaux,... par Victor ... Flour de Saint-Genis. attorno all’omonimo castello, fu portata in dote da Agnese di Faucigny (m. 1268) a Pietro II di Savoia, la cui unica figlia Beatrice ne trasferì il possesso ai delfini di Grenoble. Dapprima destinato alla vita ecclesiastica, ebbe un canonicato a Losanna, poi la dignità di prevosto della cattedrale di Aosta e di quella di Ginevra; ma la vocazione mancava, e alla morte ... cónte s. m. [dal fr. Sul piano della costruzione istituzionale il contributo di Pietro, cadetto e privo di figli maschi, fu limitato dalla sua funzione di gestore temporaneo del titolo comitale, che avrebbe dovuto trasmettersi in seno alla discendenza del fratello maggiore Tommaso II. «compagno di viaggio», comp. VI, 1999, pp. Suo fratello, Amedeo IV, morì il 13 luglio 1253[24] e Bonifacio, l'unico figlio maschio, gli succedette, a soli 9 anni guidato dai consigli della madre e sotto la reggenza di zio Tommaso[25], signore del Piemonte; anche altri due storici francesi, Victor Flour de Saint-Genis e Jean Frézet confermano che Bonifacio divenne conte di Savoia a 9/10 anni, sotto la reggenza dello zio Tommaso[26][27].Pietro e il fratello, Filippo, alla morte di Amedeo IV, chiesero la divisione dei feudi, ma l'abilità di Tommaso riuscì a convincerli di accettare un appannaggio[28], che era stato loro concesso da Amedeo[29]. – Figlio sestogenito del conte di Savoia Tommaso I e di Margherita, figlia di Guglielmo I conte di Ginevra, nacque forse a Susa intorno al 1203. The House of Savoy in Thirteenth-Century Europe, Princeton 1974, p. 81 s.; La maison de Savoie et le Pays de Vaud, a cura di A. Paravicini Bagliani - J.-F. Poudret, Lausanne 1989; G. Castelnuovo, L’aristocrazia del Vaud fino alla conquista sabauda (inizio XI-metà XIII secolo), Torino 1990, pp. ◆ Ancora due... Figlio cadetto (Aiguebelle, Chambéry, 1207 - Roussillon, Bugey, 1285) di Tommaso I e avviato alla carriera ecclesiastica, fu vescovo di Valenza e arcivescovo di Lione (1246). Il livellamento amministrativo – che alla morte di Pietro era lungi dall’essere completo – fu favorito dall’emanazione di una breve raccolta di statuti, riguardanti soprattutto l’amministrazione della giustizia e l’esercizio del notariato pubblico. Egli sostenne quest'ultimo contro l'insurrezione della nobiltà indigena e ne frequentò assiduamente la corte con la sua cerchia di nobili vodesi e savoiardi, ottenendo quale ringraziamento numerose signorie inglesi. Pietro II di Savoia Versione del: 04.04.2013 Alcuni inviati della città di Berna vengono accolti alla corte dei Savoia nel maggio del 1255; illustrazione nella Spiezer Chronik (1485) di Diebold Schilling ( … 752, pagg. Nel 1237, Pietro aveva sposato Agnese di Faucigny († 1268, sepolta nell'Abbazia di Contamine-sur-Arve), figlia ed erede di Aimone II di Faucigny e di un'ignota[39].Pietro da Agnese ebbe una figlia[6][40]: COMTES de SAVOIE et de MAURIENNE 1060-1417 - PIERRE de Savoie, The House of Savoy - Pietro II "il Piccolo Carlo Magno", Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pag 257, Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, Tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1235, pag 938, Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pag 242, Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1190, pag 863, Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, doc. Willelmus, Thomas, Petrus et Bonifacius) fu trovato un accordo con il vescovo di Sion[5].Pietro nel 1226 fu canonico a Losanna, nel 1227 prevosto ad Aosta, nel 1229 prevosto a Ginevra e infine coadiutore a Losanna[6]. Nel 1260 un ultimo trattato fra Pietro e i conti di Ginevra riduceva la sfera d’influenza di questi ultimi al solo Genevois; nello stesso anno Pietro otteneva, come advocatus della Chiesa di Losanna, ampie porzioni dei diritti vescovili sulla città e sul distretto e riportava una vittoria militare contro l’episcopio di Sion. Dopo lo scoppio della seconda guerra dei Baroni (1263), Pietro operò in Francia, nelle Fiandre e in Inghilterra, ove partecipò alla riconquista del Regno da parte di Enrico III (1265). Fu anche Signore di Faucigny (1253-1268) e Conte di Richmond (1241-1268), Lord guardiano dei cinque porti (1241) e conte di Romont dal 1248. Settimo figlio di Tommaso, S. venne in un primo tempo destinato alla carriera ecclesiastica e cumulò benefici nelle diocesi sottoposte all'influenza del suo casato: fu canonico (1226-33), poi amministratore (1229-31) della Chiesa di Losanna, canonico di Lione (1230), prevosto di Aosta (1227) e di Ginevra (1229-32). : Matthaei Parisiensis monachi Sancti Albani Chronica Majora, a cura di H.R. Nel 1267, tornato allo stato laicale, sposò Alice di Merano nella speranza di assicurare una discendenza maschile alla famiglia. e provenz. – Figlio sestogenito del conte di Savoia Tommaso I e di Margherita, figlia di Guglielmo I conte di Ginevra, nacque forse a Susa intorno al 1203. Nel 1236, sua nipote, Eleonora di Provenza, figlia di sua sorella Beatrice, aveva sposato il re di Inghilterra, Enrico III, e quindi era regina d'Inghilterra, e riuscì, negli anni successivi a far accogliere a corte diverse persone provenienti dalla Provenza, ma soprattutto dalla Savoia[14], tra gli altri suoi tre zii, Bonifacio, assieme ai fratelli, Pietro e Guglielmo (†1239), vescovo di Valence e rettore di Vienne[14]; Bonifacio divenne arcivescovo di Canterbury[14], fu nominato arcivescovo di Canterbury nel 1241, ma la carica fu ratificata da papa Innocenzo IV solo il 17 settembre 1243, come ci informa il monaco benedettino inglese, cronista della storia inglese, Matteo di Parigi[15], mentre Pietro che aveva ricevuto l'Onore di Richmond, nel 1240[16], secondo sempre Matteo di Parigi arrivò in Inghilterra nel 1241 e diede una grande festa[17]; e nel maggio di quello stesso anno, Pietro, ancora secondo i Charter Rolls of Henry III, ricevette in dono dal re suo nipote, altri feudi e signorie[18]. Al pari degli altri figli cadetti di … 53-57, 269 s.; Pierre II de Savoie ‘le petit Charlemagne’ (†1268), a cura di B. Andenmatten - A. Paravicini Bagliani - E. Pibiri, Lausanne 2000; B. Andenmatten, La maison de Savoie et la noblesse vaudoise (XIIIe-XVe s.). Come conte promosse anche la ripartizione del dominio in balivati – circoscrizioni di carattere prevalentemente militare che raggruppavano più castellanie – già in uso nel suo appannaggio. Supériorité féodale et autorité princière, Lausanne 2005, pp. ​(1234) Agnès de Faucigny, figlia di Aymon. Queste disposizioni furono stravolte da due codicilli, redatti l’11 e il 14 maggio sotto la pressione di una parte dell’entourage comitale, che favorirono largamente Filippo e impedirono il parziale smembramento dei domini sabaudi che l’applicazione del testamento del 7 maggio avrebbe comportato. conte, che è il lat. IV, Matthæi Parisiensis, Monachi Sancti Albani, Chronica Majorar, vol. Negli anni Venti del Duecento si inserì nei capitoli di chiese cattedrali sottoposte all’influenza politica dei Savoia: Losanna (1226), Ginevra (1229) e forse Lione (1230); fu inoltre prevosto delle Chiese di Aosta e Ginevra; fra il 1229 e il 1231 fu amministratore dell’episcopio di Losanna, in una fase di vacanza vescovile. Il tentativo fallì, ma già nel 1244 Pietro poté stipulare un vantaggioso trattato con il nuovo vescovo e ottenere l’omaggio di molte famiglie signorili dell’area, che quattro anni prima si erano schierate fra i suoi oppositori. 233-240; La finanza sabauda nel secolo XIII, a cura di M. Chiaudano, I-III, Torino 1933-38; J.-P. Chapuisat, L’état-major de Pierre de Savoie, in Revue savoisienne, CV (1965), pp. Nel 1234 stipulò un contratto matrimoniale con Agnese, figlia di Aimone II di Faucigny, che prevedeva la trasmissione ereditaria della giurisdizione del Faucigny dapprima ad Agnese, quindi ai figli nati dal matrimonio con Pietro; l’abbandono della condizione clericale e il matrimonio avvennero tuttavia probabilmente alcuni anni più tardi, come proverebbe la conservazione della carica di prevosto aostano fino almeno al 1238. PIETRO II, conte di S avoia, detto il Piccolo Carlomagno. In verità, ancora pochi giorni prima della morte Pietro aveva designato Beatrice come erede della maggior parte dei suoi domini personali nel Genevois e nel Vaud, mentre al fratello Filippo sarebbe dovuta spettare la contea di Savoia. comes -mĭtis, propr. Enrico creò Pietro cavaliere, gli concesse alcuni feudi e gli attribuì varie funzioni militari. Sempre nel 1234, il trattato di Chillon sancì la preminenza dinastica del fratello maggiore Amedeo IV e definì la consistenza dell’appannaggio attribuito a Pietro (le giurisdizioni di Lompnes e St.-Rambert nel Bugey), accresciutosi nel 1337 con l’inglobamento di quello del defunto fratello Aimone. 193, Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, Tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1232, pag 930, Regesta comitum Sabaudiae, doc. Pietro, per esempio, rinunciò a impiegare il titolo di marchio in Italia e inizialmente alla sepoltura nella necropoli familiare di Hautecombe; ancora nel suo ultimo testamento (1268), poi, è forte la distinzione giuridica fra i domini pervenutigli come appannaggio o grazie alle sue conquiste, quelli ereditati dai fratelli defunti e il resto delle giurisdizioni comitali. Pietro contribuì alla costruzione di una rete di alleanze fra la corona inglese e alcuni poteri del continente. Piètro II conte di Savoia detto il Piccolo Carlomagno. 56, Calendar of the Charter Rolls of Henry III, pag 292, Recueil de chartes, statuts et documents concernant l'ancien évêché de Lausanne, doc. Sul fronte piemontese, che passò sotto il suo controllo dopo l’ottenimento del titolo comitale, l’attività politica e militare di Pietro fu meno incisiva, perché si inserì in una fase di contrazione dell’influenza sabauda sull’area. Grazie alla disfatta del conte di Ginevra, alla neutralizzazione del vescovo di Losanna e a notevoli disponibilità finanziarie, si assicurò, fra il 1240 e il 1260, la sottomissione di numerosi nobili vodesi, cui restituì sotto forma di feudo le loro signorie. 407, pag. PIETRO II, conte di Savoia. Pietro ottenne da Enrico III numerosi prestiti, con i quali finanziò parte delle proprie attività militari nelle Alpi occidentali. 464 e 465, Matthæi Parisiensis, Monachi Sancti Albani, Chronica Majorar, vol. PIETRO II, conte di Savoia. Fu anche Signore di Faucigny (1253-1268) e Conte di Richmond (1241-1268), Lord guardiano dei cinque porti (1241) e conte di Romont dal 1248. Morì il 16 o il 17 maggio 1268 a Pierre-Châtel (Isère) e fu sepolto a Hautecombe. Luard, IV, London 1877; C. Nani, Gli statuti di Pietro II conte di Savoia, in Memorie della Reale Accademia delle Scienze di Torino, s. 2, XXXII (1880), pp. Negli anni Sessanta la politica espansionistica di Pietro si rivolse in particolar modo verso i territori borgognoni ai confini occidentali del Vaud e verso i domini degli Asburgo, che impegnarono Pietro in contrasti militari fra il 1263 e il 1267. Questi ultimi associavano strettamente alla sua persona e alla sua epoca un processo di costruzione statale in realtà molto più vasto e complesso. Fu attivo in azioni diplomatiche, intese, per esempio, a favorire uno sfortunato tentativo di egemonia inglese sul Poitou (1242-43) e a gestire i rapporti con il Regno di Francia (era zio di Margherita, moglie di Luigi IX); collaborò alla stipula dell’accordo matrimoniale fra Riccardo di Cornovaglia e sua nipote Sancha di Provenza (1243); operò su incarico del re in Galles (1245) e in Scozia (1258). Secondo il Complete Peerage (non consultato), alla morte del fratello Aimone, nel 1242, Pietro ereditò le città di Milden e Romont[6], e, sempre secondo il Complete Peerage (non consultato), in quegli anni, sino al 1249, Pietro continuò a ricevere omaggi da re suo nipote, tra cui il titolo di Lord guardiano dei cinque porti e una casa a Londra[6], nel luogo dove oggi sorge il Savoy Hotel[6]; la casa di Londra, secondo i Charter Rolls of Henry III, che era vicino al Tamigi gli fu regalata nel 1246[20]. - Figlio settimogenito (Susa 1203 circa - probabilmente Pierre-Châtel 1268) di Tommaso I. Alla morte del padre (1233) lasciò lo stato ecclesiastico per contendere col fratello Aimone al fratello primogenito Amedeo IV il possesso della Val d'Aosta: ... Nacque nel 1203, nel castello di Susa, settimo figlio di Tommaso I conte di Savoia e di Magherita di Faucigny. I contenuti realizzati su incarico del Dizionario storico della Svizzera (DSS) sottostanno alla licenza Creative Commons CC BY-SA. Nel 1255, con la successione ad Amedeo IV del minorenne Bonifacio, Pietro si fece attribuire tutti i territori sabaudi fra il Gran San Bernardo e Vevey e si procurò un’egemonia sul Chiablese; nello stesso anno accolse sotto la sua protezione le città di Berna e Morat, minacciate dai conti di Kyburg. 198–234. L'anno dopo, nel 1264, sua sorella, Beatrice, contessa consorte di Provenza e di Forcalquier, nominò come suoi eredi i fratelli, Bonifacio, arcivescovo di Canterbury e Pietro (fratrum suorum Bonifacii archiepiscopi Cantuar. Figlio di Tommaso I (->). nello Chablais (trattato con il vescovo di Sion del 1260) e nel Paese di Vaud. Si deve a Pietro II di Savoia l'introduzione del blasone con la croce bianca in campo rosso, poi mantenuto dalla sua dinastia, che lo preferì al precedente recante l'aquila imperiale. Nel 1263, il conte di Savoia, suo nipote, Bonifacio, fu attaccato alle porte di Torino dalle truppe del comune di Asti, che lo sconfissero e lo fecero prigioniero e dove morì per le ferite riportate[31].Non essendo ancora sposato, Bonifacio non aveva eredi, e la successione sarebbe spettata ai figli maschi di suo fratello, il duca Tommaso II; anche le sorelle di Bonifacio avanzarono pretese[31].Quando seppe del decesso di Bonifacio di Savoia, Pietro si trovava dunque in Inghilterra, ma rientrò immediatamente nei domini sabaudi, in quanto i Savoia non avevano ancora recepito la legge salica e, come tradizione, la nomina del nuovo conte avveniva a seguito di un'assemblea familiare; alla fine, il conte di Richmond e di Romont, Pietro, riuscì a farsi riconoscere conte di Savoia, ottenendo il titolo[31], nonostante fosse solamente lo zio del defunto conte e Amedeo IV avesse lasciato volontà testamentaria che, in caso di morte di Bonifacio, il trono dovesse passare al figlio primogenito di Tommaso II, Tommaso III. DXXIX, pag. Il documento n° XX del Recueil de chartes, statuts et documents concernant l'ancien évêché de Lausanne, Pietro, nel 1244, assieme al fratello Amedeo IV, siglò una pace definitiva col vescovo di Losanna con cui era stato in conflitto[21]. 58, pag 25, #ES Foundation for Medieval Genealogy: COMTES de SAVOIE et de MAURIENNE 1060-1417 - PIERRE de Savoie, Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, doc. 337, pag. J.-L. von Wurstemberger, Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, sein Haus und seine Lande, I-IV, Bern-Zürich 1856-58; M. Chiaudano, Le curie sabaude nel secolo XIII. Nel 1250, Pietro invase il Delfinato e obbligò i signori de La Tour a divenire suoi vassalli[23]. 749, pag. Uno scontro militare con Guglielmo II di Ginevra si concluse nel 1237 con la cessione a Pietro del castello di Arlod e di un indennizzo pecuniario. 42-46, Matthaei Parisiensis, monachi Sancti Albani, Chronica majora, tome IV, pag. Egli era anche un gran conoscitore e difensore della poesia occitana e ricevette a corte parecchi poeti in quell'idioma.[38]. 65-138. di Paolo Buffo - 317, Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, doc. Durante il suo lungo governo ampliò e consolidò lo stato puntando tra ... Regione della Francia sud-orientale (Alta Savoia). II, pag 292, Matthaei Parisiensis, monachi Sancti Albani, Chronica majora: 1240-1247, Confirmatur...., pagg 259 e 260, Calendar of the Charter Rolls of Henry III, pag 252, Matthaei Parisiensis, monachi Sancti Albani, Chronica majora: 1240-1247, Confirmatur...., pagg 83 e 84, Calendar of the Charter Rolls of Henry III, pag 259, Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, doc. Proseguì, sviluppandola considerevolmente, la politica offensiva del suocero a nord del lago di Ginevra, spec. Sul piano amministrativo, le riforme promosse da lui e dal suo successore Filippo impressero un’accelerazione, certo decisiva, a processi di riassetto già parzialmente avvertibili nei decenni precedenti. Nel 1238, suo fratello, Amedeo IV, aveva fatto un testamento, in cui stabiliva che, in mancanza di un erede maschio, il suo erede era il fratello Tommaso, poi Filippo e poi Pietro, con la clausola che avrebbero dovuto pagare i debiti suoi e quelli del loro padre, Tommaso I[19]. Nel febbraio del 1234 Pietro si era fidanzato con Agnese di Faucigny[6]; infatti in quello stesso mese, Pietro redasse un testamento in cui dichiarò suoi eredi gli eventuali figli che avrebbe avuto da Agnese la figlia di Aimone II, signore di Faucigny[13].Nel 1236, anno del suo matrimonio, Pietro rinunciò definitivamente alla carriera ecclesiastica[6]. Nel giugno 1263, alla morte del nipote Bonifacio, Pietro ottenne il titolo di conte di Savoia, in deroga al testamento di Amedeo IV, secondo cui esso sarebbe dovuto spettare al minorenne Amedeo (il futuro Amedeo V), figlio di Tommaso II. 813, pagg. Secondo il Complete Peerage (non consultato), tra il 1260 e il 1262, Pietro fu in Inghilterra, dove prese parte alla lotta tra il re Enrico III e i baroni, schierandosi, dopo un'incertezza iniziale con il nipote; e per questo nel 1262, dovette lasciare l'Inghilterra e subire la confisca dei beni, che poi gli furono restituiti[6]. Negli anni Sessanta Pietro avrebbe disposto la compilazione di due cartulari, contenenti in copia atti d’investitura e trattati diversi riguardanti i rapporti con i poteri locali del suo dominio personale e con altri membri della dinastia. Pietro, secondo Samuel Guichenon, era figlio di Tommaso I, Conte di Savoia, d'Aosta e di Moriana, e della moglie, Margherita o forse Beatrice[1], che secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium era figlia del Conte di Ginevra, Guglielmo I e della signora di Faucigny, Beatrice[2].Tommaso I di Savoia, secondo lo storico francese Samuel Guichenon, nel suo Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, era l'unico figlio maschio dell'ottavo Conte di Savoia e Conte d'Aosta e Moriana e marchese d'Italia, Umberto III, detto il Santo e di Beatrice di Mâcon[3], che, secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, era figlia di Gerardo I, conte di Mâcon e di Vienne e di Maurette de Salins[4], figlia del signore di Salins, Gaucher IV e della moglie[4] di cui non si conoscono né il nome né gli ascendenti. La storiografia recente ha messo in discussione il carattere di cesura precedentemente attribuito all’età di Pietro nella storia delle istituzioni sabaude. 200, Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, doc. Il soprannome di «petit Charlemagne», frequentemente usato nella tradizione erudita e storiografica, è attestato all’inizio del Quattrocento nelle Chroniques de Savoie dello storico di corte Cabaret. La politica feudale di Pietro esprimeva due elementi di novità rispetto alle tradizioni dell’area. Essendo un figlio cadetto, Pietro fu avviato alla carriera ecclesiastica; nel 1224 Pietro era un chierico, infatti assieme al padre, al fratello primogenito, Amedeo, alla madre e agli altri fratelli chierici (Ipse Thomas comes, Amedeus primogenitus illius, Comitissa uxor Thomæ, eorum quatuor filii clerici videl. Piazza Brembana Ristorante, A Twisted Tale Italiano, Sant'agostino Le Confessioni Riassunto, 24 Cfu Conservatorio 2020, Gennaio'' In Tedesco, " />
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