Il risultato fu che, quando esplose l’ondata rivoluzionaria del 1923, essa era disorientata. Stalin fu ancora più brutalmente opportunista. Se l’Internazionale Comunista avesse mantenuto questi princìpi, senza dubbio avrebbe ottenuto delle vittorie in uno o più paesi, cambiando in questo modo i rapporti di forza a livello mondiale. In un momento come questo non poteva essere fatta una proposta di classe più distruttiva e controrivoluzionaria.". Stalin estese la sua vendetta ai familiari delle sue vittime, alle mogli, ai figli, ai nipoti, perfino ai loro vicini di casa. Lavoro e costo-lavoro, in entrata e uscita. La rivoluzione spagnola costituiva una minaccia mortale per Stalin e la burocrazia sovietica. Il socialismo risulta quindi la fase immatura del modo di produzione comunista, ma in ogni caso va inteso come una tappa assolutamente diversa per la sua natura fondamentale del modo di produzione capitalistico, segnato invece dalla proprietà privata dei mezzi di produzione e del prodotto sociale, del pluslavoro/plusvalore e della condizione della produzione (terra-acqua, ecc.) I metodi di Lenin erano già stati sostituiti dai metodi estranei di una burocrazia asfissiante che richiedeva l’accettazione acritica - come fa la Chiesa - della sua direzione “onnisciente” e della sua infallibilità. All’inizio del 1926, esso fu ammesso come membro dell’Internazionale comunista. Soffocando la rivoluzione spagnola assicurò la vittoria di Franco e, così facendo, rese inevitabile la Seconda guerra mondiale. In una rivoluzione, ancora più che in guerra, il morale dei combattenti è un fattore chiave. Il razionamento del pane fu eliminato dal 1º gennaio del 1935 e, in ottobre, fu ugualmente abolito il razionamento di carne, lardo, pesce, zucchero e patate. Nel 1943, come passo ulteriore verso gli alleati imperialisti, Stalin avrebbe sciolto definitivamente il Comintern. J.R. Campbell cita un passo della trascrizione ufficiale del processo a Muralov, trotzkista ed eroe della guerra civile: Muralov: «Sono stato privato della libertà.», Viscinskij: «Ma sono forse stati usati metodi violenti contro di lei?», Muralov: «No. Ma la reazione stalinista rappresentò un cambiamento fondamentale, non solo in Russia, ma in tutti i partiti comunisti. Al massimo, quaranta. Nel giro di sei settimane, era cresciuto rapidamente da mille a 70.000 militanti, grazie alla sua immagine di sinistra e alle dichiarazioni apparentemente radicali dei dirigenti. È un’inaudita oscenità; è una bugia che nella sua oscenità potrebbe trovare paragone solo nell’affermazione che [lo zar] Nikolai Romanov avrebbe dedicato tutta la sua vita alla lotta contro il capitalismo e la monarchia, alla lotta per la realizzazione della rivoluzione proletaria".38. Nei campi le razioni di cibo quasi non bastavano al sostentamento; in qualche caso non superavano i 400 grammi di pane al giorno e non sempre venivano distribuite tutti i giorni. Cosa farebbe nel caso di un accordo con Hitler? Tutti gli imputati principali nei processi erano stati stretti collaboratori di Lenin prima, durante e dopo la Rivoluzione d’Ottobre. Addio. I carnefici della polizia stalinista Jagoda e Ezov caddero anch’essi vittime delle purghe. Ma ora lo so: qui non ci sono nemici. Assai diversa risultava invece la questione, almeno altrettanto importante sul piano politico-sociale, della presenza di un consistente settore capitalista all’interno di una formazione economico-sociale prevalentemente collettivistica ed egemonizzata dal settore produttivo di matrice statale e cooperativo, con il delicato processo di coesistenza-lotta tra il primo (= la “linea nera”) ed il secondo (= la “linea rossa”), che si è materializzata nella dinamica socioproduttiva cinese tra 1978 e il 2014: ma anche su questa stimolante tematica rimandiamo per forza di cose ad un prossimo lavoro ad hoc. In pentole su fuochi aperti venne bollito una specie di merluzzo puzzolente, qualcuno gelato, altri scongelati, e poi servito bollente, direttamente nelle mani sporche della gente. Dobbiamo avere per la primavera una esercito di tre milioni di uomini per aiutare la rivoluzione operaia internazionale".24. Nella rivista Kommunist, Bucharin a sua volta sottolineò nell’aprile del 1918 che “l’introduzione da parte del potere sovietico della disciplina del lavoro legata alla reintegrazione di capitalisti alla direzione della produzione, mentre non può aumentare sostanzialmente la produttività del lavoro, diminuirà l’iniziativa di classe, l’attività e la capacità organizzativa del proletariato. Eppure acconsentimmo con il malessere nel cuore ma passivi, intrappolati da una macchina che avevamo messo in moto con le nostre mani. 33 Punti, melody_gio La disoccupazione in Germania salì vertiginosamente, raggiungendo al suo massimo i 6 milioni di unità. Perchè loro? Nel luglio 1987 fu deciso di riabilitare Bucharin e Rykov, fucilati nel 1938. 44. La legge che impediva ai dirigenti del partito comunista di riscuotere più di un operaio specializzato (il “massimale di partito”) fu formalmente abolita l’8 febbraio 1932. Solo l'ultimo burocrate marxista può confondere questa partenza forzata da parte del presunto stato "socialista" a incentivare il guadagno pagandone poi un prezzo e una conseguente disuguaglianza crescente, sovratensioni lavorative, un allungamento della giornata lavorativa, descrivendola come "la preparazione alla transizione al comunismo"». Tuttavia, contro l’esiguità dell’incentivo e contro l’esaurimento fisico ben poco, potevano l’organizzazione militare e l’obbligatorietà del lavoro; ben presto si manifestò una reazione contraria. Il segreto consiste nella tremenda forza dell’abitudine e della routine che predomina nei periodi “normali”. Stalin stese una nuova Costituzione nel 1936 e la presentò come la “più democratica” nel mondo. Ciò dipendeva dalla natura del fenomeno stesso. Il regime che Trotskij aveva introdotto nelle ferrovie era un esempio di questa tendenza e provocò numerose proteste in ogni settore del mondo sindacale. Comunque i dirigenti del Partito Comunista e del Psuc parteciparono attivamente alla repressione. Le purghe ebbero un effetto sulla vita del paese a tutti i livelli, provocando il caos quando venivano eliminati quadri dirigenti del partito, ufficiali dell’esercito, tecnici, statistici, pianificatori, dirigenti e operai. In uno dei processi fu posto un grosso accento su un presunto incontro fra Trotskij e un imputato che sarebbe andato in Norvegia in aereo. Una volta, un gruppo di circa cento persone, composto principalmente di trotzkisti, venne condotto via per essere fucilato. Mentre queste parole venivano pronunciate, nelle regioni del Volga e della Siberia occidentale, stava diffondendosi una catena di sollevazioni contadine; contemporaneamente nel governatorato di Tambov e a Saratov i funzionari incaricati della raccolta di viveri venivano assaliti, torturati e uccisi. Essenzialmente, la politica adottata dal Comintern nel 1935 era, citando Trotskij, “una maliziosa caricatura del menscevismo”. Ma non c’è assolutamente nulla in comune tra questo caso e le montature di Stalin. Ognuna delle vittime era innocente; fu uno dei crimini più vili commessi in tutta la storia. In Unione Sovietica tutte le notizie di questo colpo di Stato furono nascoste per difendere il prestigio di Stalin. Il diritto può consistere soltanto, per sua natura, nell’applicazione di un eguale misura; ma gli individui disuguali (e non sarebbero individui diversi se non fossero disuguali) sono misurabili con uguale misura solo in quanto vengono sottomessi a un uguale punto di vista, in quanto vengono considerati soltanto secondo un lato determinato: per esempio in questo caso, soltanto come operai, e si vede in loro soltanto questo, prescindendo da ogni altra cosa. Gradualmente, per la mancanza d’aria e per la stanchezza, il prigioniero perdeva i sensi e scivolava giù. I lavoratori sovietici erano entusiasti della rivoluzione spagnola, che li aveva colpiti più di qualunque altra cosa da quando Stalin aveva usurpato il potere. Un gran numero di persone vennero fucilate. Chi alzò la voce per esprimere il suo sdegno? Come spiegò Trotskij, "(…) questa considerazione storica generale, tuttavia, non risolve la questione. Una dinamica reale, quella della svendita alle grandi imprese autoctone e alle multinazionali straniere del patrimonio pubblico dell’ara ex-sovietica (a partire dalla Germania orientale, nel 1990), che purtroppo è stata anche in questo caso ignorata dai soliti comunisti “di sinistra”, incapaci anche solo di chiedersi le ragioni del fenomeno innegabile del riapparire/trionfo della proprietà privata dei mezzi di produzione nel (reale) capitalismo di stato formatosi, dopo il crollo del muro di Berlino, da Lubiana a Vladivostock. Lenin si era battuto per tutta la vita contro questa politica di coalizione con i capitalisti liberali, che rappresentava una nuova tappa della degenerazione del Comintern e del primo Stato operaio. Sergo Orgionikidze, sebbene fosse legato a Stalin da anni, rimase inorridito dalle purghe e cercò di proteggere alcune delle vittime. Nonostante le rivelazioni di Kruscev, solo poche vittime delle purghe furono riabilitate. Questa parte aumenta sin dall’inizio notevolmente rispetto alla società attuale e aumenterà nella misura in cui la nuova società si verrà sviluppando. Lo scopo principale delle purghe era quello di tracciare una linea di sangue tra la burocrazia e le vere tradizioni del marxismo-leninismo. L’alleanza con la borghesia (o, più correttamente, con l’ombra della borghesia) era una ricetta sicura per il disastro. Stalin capiva che una rivoluzione vittoriosa avrebbe dato vita a una nuova opposizione dentro al Pcus attorno a quelle figure che avevano ancora legami con la Rivoluzione d’Ottobre e quindi accusò di crimini controrivoluzionari i vecchi bolscevichi. «Sergei fu presto condannato», ricorda Olga Grebner. Nascondendo tutti i crimini della burocrazia hanno preparato la strada al crollo dell’Urss che si è verificato decenni dopo e si sono addossati pesanti responsabilità per l’attuale catastrofe. Avevamo ancora in mente Zhongnanhai e quel posto ci sembrava vecchio e cadente, ma gli operai e gli impiegati erano sempre vissuti là con le loro famiglie. 213-4 (ediz. Stalin, sprezzante e cinico rispetto alla capacità del Comintern di essere uno strumento della rivoluzione mondiale, lo trasformò ancora più apertamente in uno strumento della politica estera sovietica. Coggle requires JavaScript to display documents. I processi di Mosca, l’assassinio del vecchi bolscevichi, le purghe, l’uccisione e l’esilio di decine di migliaia del fior fiore dei lavoratori comunisti completò la controrivoluzione stalinista nell’Urss. Tra il 1939 e il 1952 non ci fu un solo congresso del Partito; invece, perfino durante i periodi più difficili della guerra civile, il congresso era stato convocato tutti gli anni. Il sistema capitalista di solito non deve ricorrere alla violenza per mantenersi (anche se è disposto ad usare i mezzi più brutali se necessario). Si rifiutò di condannare suo padre e fu fucilato nel 1937, anche se all’epoca non lo seppe nessuno. Domina qui evidentemente lo stesso principio che regola lo scambio delle merci, in quanto è scambio di valori uguali. Invece di lottare per la riforma del partito comunista tedesco, egli ora sollecitava la Costituzione di un nuovo partito in Germania per sostituire quello comunista. In un’assemblea dello stabilimento metalmeccanico di Krasnojarsk il caporeparto Lebedev dichiarò: «Qui lavora un ingegnere che è figlio di Trotskij, cioè Sergei Sedov. Nella paranoia di massa, ogni zelante poliziotto trovava tutte le vittime che poteva inventare, per evitare di essere denunciato lui stesso. I suoi scopi e i suoi obiettivi dichiarati erano il rovesciamento del capitalismo mondiale e la costruzione di una catena mondiale di repubbliche socialiste sovietiche collegate all’Urss, che non era concepita come una entità indipendente, ma solo come la base per la rivoluzione mondiale, al cui destino sarebbe stata legata. Dopo aver fatto assassinare da un sicario il suo rivale politico trotzkj, si concentrò sullo stravolgimento del governo organizzato da lenin. Furono i primi a essere fucilati. Le conseguenze politico-sociali di questo ipotetico scenario? Mao riconosce che la tecnologia e le macchine moderne sono indispensabili per compiere il "grande balzo", ma è convinto che nulla si possa fare se prima non si procede con le grandi collettivizzazioni, trasformando il lavoro e la proprietà individuale in lavoro e proprietà collettivi. Chi cerca di dimostrare che il bolscevismo e lo stalinismo sono due manifestazioni dello stesso fenomeno deve ancora spiegare perché, per trionfare, il regime totalitario burocratico fu costretto ad annientare il Partito bolscevico, ad estirpare ogni traccia di leninismo, a riscrivere la storia e a seppellire le vecchie tradizioni di democrazia operaia e di internazionalismo sotto una montagna di cadaveri. Quella che segue è la descrizione di uno dei campi: "Non ripeterò tutte le cose che ho sentito ma che non ho visto io stesso. Organizzavano discussioni politiche e tentavano di seguire gli avvenimenti in Unione Sovietica e a livello internazionale. Si sta svolgendo un’accurata inchiesta per far luce sulle circostanze di questo caso complesso".36, I processi di Mosca furono descritti da Trotskij come “una guerra civile unilaterale” contro l’avanguardia della classe operaia. questo per i gulag ma ricorda che l'espressione "arcipelago gulag" fa riferimento all'opera di Aleksandr Solzenicyn Innanzitutto la teoria del costo-lavoro si dimostra uno schema esplicativo che permette di comprendere tale “scambio” particolare, diverso da quello che avviene nelle società classiste: uno scambio in cui la forza-lavoro non diventa merce ed al cui interno “si scambia una quantità di lavoro in una forma contro un uguale quantità in un’altra” (Marx), uno scambio particolare che assomiglia allo scambio di merci ma è quantitativamente diverso da esso elemento non compreso da Stalin nel 1952.[22]. In realtà era stato giustiziato il 29 ottobre 1937".40. Questa idea fu riassunta dalla tristemente nota frase di Stalin: “Obiettivamente, la socialdemocrazia e il fascismo non sono agli antipodi, ma sono gemelli”. Tu ci hai ripagati per i dispiaceri di molti anni! 332 Punti, studenteclasse99 In un articolo scritto nel marzo 1939 Trotskij aveva previsto l’accordo Stalin-Hitler: "La caratteristica fondamentale della politica internazionale di Stalin negli ultimi anni è questa: egli fa commercio dei movimenti della classe operaia, così come fa commercio di petrolio, manganese e altri prodotti. La popolazione rurale non era la sola da estraniarsi dal regime. In Germania, Francia, Stati Uniti, Inghilterra, nel lontano Sudafrica, e in tutti paesi dove avevano militanti, i trotzkisti chiedevano che il partito comunista tedesco offrisse ai socialdemocratici un fronte unico per impedire a Hitler di salire al potere. Bisogna rendere sistematico il controllo degli inventari e fare un lavoro economico preciso su tutti questi indici, in un costante processo di rinnovamento. Subito furono arrestati i dirigenti comunisti e dei sindacati. Tale processo di riproduzione di buona qualità della forza-lavoro, sia sul piano produttivo che politico-sociale (si pensi solo alla Konstadt reale del 1921), si rivela come un limite ed una soglia minimale di retribuzione della forza-lavoro, sotto la quale la formazione economico-sociale collettivistica non può né deve andare: sotto pena di scomparire per il peso delle sue contraddizioni interne e incontrando la (sacrosanta) ribellione dei produttori diretti, dopo tempi più o meno prolungati. Solo i grandi eventi potevano farglielo capire. “Non saprei in quale altro modo definire il posto in cui stavamo a Zhongnanhai, se non come una sorta di “torre d’avorio”. Invia appunti 231-2, 48. 1995), pag. Una tale prospettiva era ovviamente legata allo sviluppo dell’industria sovietica attraverso i piani quinquennali. Ma ciò che era evidente all’avanguardia, che aveva abbandonato ogni tentativo di riformare il Comintern, non poteva essere evidente per le larghe masse. cit., p. 28, [31] E. Hosch, “Storia dei paesi balcanici”, op. Non era la prima volta che accadeva una cosa del genere. terzo, Editori Riuniti, [16] E. Che Guevara, “Considerazione sui costi di produzione”, giugno 1963, [18] M. Dobb, “Storia dell’economia sovietica”, pp. Per questa ragione, è necessario preparare il partito rivoluzionario in anticipo; non è possibile improvvisarlo su due piedi. Questa affermazione si può dimostrare con molti esempi storici. Cominciò ad infiltrarsi il sospetto che i sindacati, piuttosto che organi rappresentativi degli operai comuni e tutori degli interessi delle masse nei consigli statali, costituissero un apparato il cui compito era quello di assicurare l’acquiescenza degli operai alle direttive governative; i sindacati operai cominciarono ad essere considerati come qualcosa di poco diverso da un qualsiasi ufficio ministeriale. In primo luogo Stalin voleva nascondere il fatto che aveva giocato un ruolo del tutto insignificante nella rivoluzione - come era risaputo negli ambienti del Partito - per consolidare il ruolo del Capo (in russo Vozd che, fra l’altro, è l’esatta traduzione di “Führer” o “Duce”). Il capitalismo si era spezzato nel suo anello più debole. Vuoi una spiegazione dei termini o devi creare una relazione che contenga questi termini? Imparammo a vivere come quelle famiglie di operai. Nel gennaio 1933 Hitler poté prendere il potere senza incontrare alcun ostacolo, proprio in un paese in cui la classe operaia era altamente organizzata e il partito comunista era il più forte dopo quello russo. Legata da una parte alle banche e dall’altra collegata con mille fili ai latifondisti e all’imperialismo, la borghesia russa era organicamente incapace di lottare contro la monarchia e il feudalesimo. Ma il colpo più amaro per Trotskij fu l’arresto del suo figlio più giovane Sergei, che non era politicamente attivo ed era rimasto in Urss quando suo padre fu deportato. Invano. Al suo apice, l’Internazionale Comunista mobilitava centinaia di milioni di persone. Spero di essere stata abbastanza esauriente. Jan Valtin, a quel tempo attivista del partito comunista in Germania, ricorda la sua esperienza: "Fu un’alleanza bizzarra, mai proclamata ufficialmente, né riconosciuta dalla burocrazia rossa né da quella marrone, ma comunque un fatto orribile. I metodi usati da Stalin per collettivizzare la campagna non avevano niente in comune con le idee di Lenin. Diamo l’ultima parola a un uomo che, pur non essendo mai stato un trotzkista, fu ben in grado di giudicare i fatti alla luce della sua tragica vita. In ogni caso, la capitolazione non li salvò. V. Stalin, Discorsi alle assemblee preelettorali nel distretto elettorale Stalin della Provincia di Mosca, 11 dicembre 1937 e 9 febbraio 1946 (in russo), Mosca 1946, pag. Chi invece protestava in quel periodo? Il generale Petro G. Grigorenko ricorda come anche lui fu quasi denunciato dalla moglie. I bambini erano quelli che subivano le privazioni maggiori, ed erano fortunati se riuscivano a difendersi dal freddo. “Perché lavorare più intensamente, perché ottenere una migliore qualifica professionale”, chiederebbe subito gran parte dei produttori diretti del socialismo, “se tanto otteniamo proprio in termini di mezzi consumo proprio come i nostri colleghi pigri e/o non qualificati? Nell’Unione Sovietica, apparve chiaro che la burocrazia stalinista era diventata sempre più indipendente dalla classe operaia. Non è una sfortuna che quelli che erano traditori siano stati giustiziati e che quelli che erano degenerati o inefficienti siano stati rimossi. Sempre nella Critica al programma di Gotha avevi fatto riferimento anche al costo-lavoro “indiretto”, caro Marx, e più precisamente alla vincolante necessità (pena la progressiva autodistruzione della società collettivistica, non solo sul piano produttivo) di destinare una parte del “prodotto sociale complessivo” (del costo-lavoro in esso contenuto…) per creare-riprodurre un fondo di ammortamento (“per reintegrare i mezzi di produzione consumati”) e di accumulazione: siamo sempre dentro nel regno del “costo-lavoro” e del calcolo/“contabilità” (Marx) del costo-lavoro nel processo di produzione del socialismo, all’interno del “purgatorio”-socialismo ed in una società collettivistica. Ad esempio il famigerato stalinista ungherese Ernö Gerö, uno degli agenti di Stalin, partecipava sempre alle riunioni della direzione del Psuc (Partito socialista unificato catalano; questo era il nome del Pce in Catalogna - NdR).
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