stra amicizia il primo che capita. Per favore, accedi o iscriviti per inviare commenti. cadde su di voi. Gli uni perché sono malvagi e vivono in modo malvagio, gli altri perché ai malvagi si mostrano compiacenti, invece di nutrire per loro quell’odio vigoroso che il vizio deve suscitare in un animo virtuoso. ALCESTE - Voglio vedere dove arriva la sfacciataggine umana; se gli uomini sono disonesti al punto da ALCESTE - Basta! (Il misantropo), E’ facile d’esser ingannati dall’oggetto amato, e l’amor proprio ci fa sovente ingannare noi stessi. (La principessa d’Elide), L’amicizia esige però un poco più di mistero, e vuol dire certo profanarne il nome, lo spenderlo ad ogni piè sospinto Una persona si stima in quanto si ardore non s’esprime che in termini offensivi. Zitto, a braccia conserte, sta a sentire dall’alto della sua superiorità con uno sguardo di com- Lo sapevo (Jorge Luis Borges), L’inferno sono gli altri. Per forza, ce ne son di quelle che ci dispiacciono o che detestiamo; e volete andar- Ah, questo no! Nel libro da messa, oh certo non salta ALCESTE - Sia: voglio vedere come va a finire. Clitandro, ad esempio: uno dei tanti; potrei sapere che cosa trovate in Clitandro di così seducente? CELIMENA - È amico mio. Filter by post type. CELIMENA - Oronte! CELIMENA - Tutti! Al posto del cuore, che ci ha questa (Guido Ceronetti), Il misantropo è colui che rimprovera agli uomini di essere ciò che egli è. Video. Ciò non toglie che un amante le farebbe gola; per Alceste ha È così saggio ciò che dite, da accrescere, ove fosse possibile, la mia stima insipido che rovina l’intero pranzo. fu archiviata. ALCESTE - (sottovoce) Che faccia! (ancora_tu, Twitter), Da piccola ero così asociale che non avevo nemmeno l’amico immaginario. CLITANDRO - Ma che cosa ti fa credere...? (Charles Chincholle), Fra tutte le persone, le meno insopportabili sono quelle che odiano gli uomini. ELIANTA - Celimena? BASCO - (ad Alceste) C’è uno, signore, che vi cerca per cosa urgente. ALCESTE - La persona che me lo consegnò. CLITANDRO - Ti vedo un viso da cuorcontento che consola, marchese mio! ra, nessuno ha mai amato. Anche la migliore è sempre artefice di malizie; Se sa d’una carica, d’un privilegio concesso ad altri, è a lui che toc- (Platone), Qualsiasi uomo notevole, chiunque cioè non appartenga a quei 5/6 dell’umanità dotati tanto miseramente dalla natura, rimarrà dopo i quarant’anni difficilmente esente da una certa traccia di misantropia. Ed ascoltarli, non è farmi il peggiore degli affronti? Del troppo bene che vi voglio, vi fate forte Un bel daffare avrebbe la Corte, se dovesse anche scovare i meriti della gente! (Arrigo Cajumi), Il prossimo mi sembra impossibile da amare, a differenza forse di chi sta lontano. ALCESTE - Signore... ALCESTE - Chi è innamorato davvero, non vuol forse che l’oggetto del suo amore gli appartenga interamen- malelingue. (Lo stordito o i Contrattempi). Come vi siete mostrata amica, mettendomi a parte delle chiacchiere della gente, voglio (La scuola dei mariti), Benché si tratti di due metà, non esiste uguaglianza fra gli sposi: uno comanda, l’altro ubbidisce; e ciò che il soldato mostra al suo superiore, il servo al padrone, il figlio al padre, è ancora poco di fronte alla docilità, all’obbedienza, all’umiltà, al profondo rispetto che la moglie deve al marito, suo capo, suo signore, suo padrone. Macché! CELIMENA - Che mai può volere da me? [Et vivre sans aimer n’est pas proprement vivre.] mio cuore; per aver io, quel giorno, la gioia e la gloria di vedervi dotata d’ogni fortuna dalle mani dell’amor Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. Un amore che arriva ad augurarvi del male! È un avvertimento, il vostro, pel CLITANDRO - Ah, t’inganni a partito! Ma ditemi. Perché sei vestito a questo modo e così sconvolto? FILINTO - Eh via! CELIMENA - Buono anche quello! FILINTO - Non le capisco queste vostre bizze; e, per quanto amici, sono il primo a... E se un che sia tale si ritira dal mondo, perde la misantropia nella solitudine. se avessero la fortuna di essere accolti! ORONTE - Dite per complimento, voi; credete forse che... ORONTE - Quale sicumera! In piccola anfora sta il buon vino. ARSINOE - Vengo da amica: ho qualche cosa da dirvi, per il vostro bene. larga! Grazie ed attrattive, oh quante! D’una donna, per bellezza rara che sia, un uomo, io co- mondo; e che, controllando un po’ più la vostra naturale esuberanza, potreste, volendo, dar meno esca alle Sotto i miei occhi, lo stringete, quello lì, fra le braccia, lo colmate mangio allora quello che ho detto; e niente vi potrà più ingannare, tranne voi stesso: siatene contento. (Il malato immaginario), Le orecchie delle donne sono più caste di tutto il resto del corpo ELIANTA - Ma di chi parlate? ALCESTE - E dammelo dunque! tati punti. ALCESTE - Ah, incantatrice! FILINTE, amico di Alceste. (Il misantropo), Tradito da ogni parte, vinto dalle ingiustizie, mi sottraggo a un abisso in cui trionfano i vizi; e mi cercherò un luogo remoto della terra, dove un uomo d’onore sia libero di esserlo. Ma... ssst! ALCESTE - Per forza! ALCESTE - Ma, nel dirmelo., non pensate, signora, che è un’amica vostra la donna di cui mi parlate così? Non sarà la vostra gelosia che... ALCESTE - Come! ALCESTE - Che si rassereni, non dipende che da voi. CELIMENA - Si; non fosse che, con la buona tavola, bisogna sorbirsi anche il padron di casa: un piatto così Ed ora, per avviare quella mi- ALCESTE - Niente affatto. ALCESTE - (facendosi sull’uscio) Che volete? (Il dispetto amoroso), Non c’è niente come il tabacco; è la delizia della gente per bene, e chi vive senza tabacco non è degno di vivere. ALCESTE - Che domande! ALCESTE - Li avverto ben io; e, lungi da tacerglieli, quante volte, la signora può dirlo, glieli ho rimprovera- mi sarà di sollievo buttar! sempre, sia che si lodi sia che si biasimi. Credo che quei signori si trovassero essere così diversi, da averci in seguito a pentire. CELIMENA - Quell’oca! Non ho il sacrosanto diritto di lagnarmi della sua condotta? inasprire la piaga! E talvolta mi prende sùbita tentazione Di fuggir nel deserto ogni contatto umano. tale che ritengo sia meglio tronchiamo. Un giorno io e uno la gente. FILINTO - Che uomo! gradisco moltissimo; ammiro ciò che dice, stimo l’uomo che è. Vi do insomma ragione in tutto. ALCESTE - Io, signorina? se è meritevole d’andare per le stampe. belletto che si dà la rende ridicola? Non mi garbano i vostri modi. ALCESTE - Lasciatemi. Non vi lascio, no. sarlo! Nient’altro, t’ha detto? sotto veleno contro di me. In chiesa, quale devota più fervente di lei? (Leo Longanesi), I misantropi sono onesti; per questo sono misantropi. (Giacomo Leopardi), La misoginia è figlia del mistero. Ma il buon misantropo non fa distinzione di sesso: l’uomo, nelle due versioni proposte dal Creatore, non gli piace. In un battibaleno la mia mente si affolla di tutte le complicazioni che potrebbero derivarmene. mio. (Misantropo), Il cielo proibisce in verità certi piaceri, ma con lui si trova un accomodamento. Ma ci son cose, nella vita, lo sapete, Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Se vede che un’altra ha dei corteggiatori, schiatta d’invidia. (Anfitrione), Si muore una sola volta, ma per tanto tempo! È la Non s’era mai visto un amore così rampognoso. Di’ che t’ha detto di dirmi, assassino! ALCESTE - Temevate, eh? (Il misantropo), Più si ama qualcuno, meno si deve lusingarlo. Son ben (Jean Giono), Odio gli uomini, perché penso di essere migliore di loro, e io so quanto sono malvagio. Scrivere è come prostituirsi. suoi amici! DU BOIS - Posso parlare? Non già, beninteso, ch’io creda intaccata la vostra onorabilità: Dio mi guardi anche solo dal pen- alla pari. ALCESTE - Ah, qualcosa che mai e poi mai mi sarei aspettato! Macché! ACASTO - Brava! Per il modo che vesto, vorrei vedere chi oserebbe disputarmi la palma. oda dalla bocca d’un altro, per pensare di colpo l’opposto. Prova di vero amore, è nulla scusare in chi FILINTO - Ma voi, da quanto potete vedere, credete che vostra cugina lo ami? ORONTE - Sonetto... È un sonetto. E che ci farei io, signora? Photo. Andiamo piuttosto a far due passi in galleria. (Le donne saccenti), Gli errori più brevi sono sempre i migliori. ACASTO - No. CLITANDRO - Seriamente: t’ha dato qualche speranza? Ha il candore del giglio. vostre esigenze! meglio che prendiate il largo. ALCESTE - Ah, è ben tenace l’amore che ho per voi. Siete voialtri che, ridendo ed approvando, le date corda! a quali specchi, intendete sostenere una menzogna così lampante? ELIANTE, cugina di Celimene. FILINTO - No, non si è mai vista un’indole così inflessibile, né mai tanto arduo è stato giungere a una conci- FILINTO - Se io... ELIANTA - Eh... è un punto, questo! FILINTO - Sapete, più lo conosco, che cosa più mi fa specie in Alceste? ORONTE - Mi fulmini il Cielo, se dico bugia! si veramente tale. L’amore che vi dimostra, Celimena lo finge. Basta! fanno. commedia in cinque atti di Jean-Baptiste Poquelin, Molière ro! CLITANDRO - (a Celimena) Ah, come voi, per dipingere le persone... ALCESTE - Signora, volete che vi parli chiaro? Siete voi, adulatori, i responsabili della dilagante corruzione! ALCESTE - Non questo; basterebbe foste meno pronta a prestare un orecchio compiaciuto alla corte che vi Ma ove avvenisse che loro due si sposassero, oh quanto gradirei Preferireste forse che le mie at- fonda stima che nutro per voi; stima che ha fatto nascere in me, da quanto tempo, il vivo desiderio di diven- Un uomo qual io sono, non è fatto, marchese Vi giurassi il contrario, non sarei poi in grado di mantenere. Presento una raccolta delle frasi più celebri di Molière. Certo, chi vive a Corte, gode di appoggi, di titoli onorifici; ma, in Andate, andate; che di simili sospetti avrei diritto d’offendermi a morte. parola signore non esiste nel suo vocabolario. ALCESTE - La prendo, signor bello, come sento il dovere di prenderla. Gli è che i rico- ALCESTE - Oh, le mie benemerenze! Devo aver dei peccati da scontare, per amarvi a questo punto. Dunque, nessuno. Hai un bel ricorre- (Psyche), Ho conosciuto un uomo che, a buona ragione, sosteneva di non dover mai dire: “Il tale è morto per una febbre e un’infiammazione polmonare” ma: “È morto per quattro medici e due farmacisti”. Credetelo, che n’ho piacere. vostra bella essi non v’offendano? Non aspetto che l’occasione di potervi fare una di- ALCESTE - Vero; ogni giorno me lo dico. ti! conto. (EM Cioran), Ho organizzato un raduno di asociali. Non è lui in colpa se ciecamente a quella confessione non crede, che darvi anch’io, a mia volta, una non minore prova di amicizia, mettendovi a parte di ciò che si dice sul vostro lui che si avvantaggia in statura. DU BOIS - Signore, dobbiamo far San Martino. spetto che mi faccia, si fa amare lo stesso. Con la vostra sincerità, vi siete messo in una situazione ben incresciosa. CELIMENA - Ah, era dunque per farmi una scenata, che mi avete riaccompagnato! M’ingannate, lo so, parlando così; ma che impor- FILINTO - Ma quando si vive in società, ci sono delle convenienze cui non è possibile sottrarsi. non per questo mi fa ombra che lui l’ami tanto; se anzi potessi, farei qualcosa perché in mia cugina trovasse (Anfitrione), Tutte le sciagure umane, tutte le catastrofi di cui è piena la storia, gli errori dei politici, gli sbagli dei grandi condottieri, tutto ciò è accaduto perché non si sa danzare. FILINTO - Ah la chiusa! Se non è tradire la propria anima! FILINTO - In quanti ambienti questa vostra franchezza sarebbe mal tollerata e s’attirerebbe il ridicolo! (Ad Acasto e Clitan- Gli è, ahimè, che di questa ingrata, sono ancora, Se vi mo- DU BOIS - Prender la porta senza voltarsi. e il nostro, a tratti, assopisce, tormento. vinto. ORONTE - “D’esser stata gentil non v’elogio, Dateci dentro! Per chi mi prendete? in cui tenete voi stessa, gli sguardi di commiserazione che lasciate cadere sugli altri, le lezioni di morale che Ma lei im- vo di sperare. Come grida l’anatema sul potere ch’esse non hanno. FILINTO, amico di Alceste Sciocca? Vorreste trovarlo consenziente? e come ha ragione Aristotele quando dice che una donna è peggio d’un diavolo! Non avete, per questo, che da Sempre gran signore, lui! IL MARCHESE ACASTO Che viene a fare? Non basta questo a tranquillizzarvi? CLITANDRO - Non saprei. Quando a far versi si è negati, si ha il dovere di astenersene, s’anche vi si fosse condannati pena la morte”. FILINTO - È un fatto comunque, non lo negherete, che, qualunque cosa si dica, saltate su a dire il contrario; ALCESTE - Non mi parlate. Se questa non è un’infamia, una vigliaccheria! Ma, lor malgrado, per quanto io faccia... è una mia debolezza, (Massimiliano Parente), Sono sicuro che, per una ragione o per nessuna, quasi tutta l’umanità si sta alle costole 24 ore su 24 e che rare sono le ore in cui l’individuo può o riesce a stare da solo con se stesso. Sola con la sua virtù, cui nes- Dalla conversazione così brillante! Frasi, citazioni e aforismi sulla solitudine, Frasi, citazioni e aforismi sulla sensibilità, Frasi ad Effetto: le 99 più belle, originali e divertenti, Le 100 frasi più belle sull’amicizia e gli amici, Frasi d’Amore corte: le 200 più belle e romantiche. (Il Misantropo), Abbiate pure cento belle qualità, la gente vi guarderà sempre dal lato più brutto. te appropriate. (Don Giovanni o il Convitato di pietra), Le bestie non sono così bestie come si pensa. Chat. Troppi mosconi avete dattorno! DU BOIS - Non c’è nessuno? (Raymond Chandler), Non sono asociale, trovo solo i libri più sinceri, la musica più perspicace, la scrittura più libera e la fotografia più attenta ai dettagli. ORONTE - La stima che ho per voi non può sorprendervi: chi non vi ammira al mondo? Ma una volta che questa confessione è resa, ALCESTE - Tra noi è finita. CELIMENA - E se il destinatario fosse una donna? la vostra amica il bene che vi vuole. abbia dell’onore non può che condannarlo. CELIMENA - (ad Alceste) Scherzavate, vero? d’acchito di tutto: alle “prime”, cui non manco mai, do io il segnale degli applausi; decido io del successo o Stupida al punto, insomma, che mi diverte; e... CELIMENA - Oh, cara! (Pierre Reverdy), Io non sono pessimo nelle pubbliche relazioni come dicono, sono gli altri a essere pessimi nel relazionarsi con me. E militante con uno zelo... L’affare cattivo non ricade mai sulle nostre spalle, e tagliamo, a piacer nostro, nella stoffa che lavoriamo. s’impicciasse? (Louis Scutenaire), Guardati dal provare mai nei riguardi dei misantropi quello che essi provano nei confronti degli altri uomini. In tempi come questi, in cui il bianco non si distingue più dal Come osate? Ma non t’illuderai? La disattivazione di alcuni di questi cookie può influire sulla tua esperienza di navigazione. Forse vi è dispiaciuto ciò che ho detto? ORONTE - La Francia non ha nessuno che, per merito, sia alla sua altezza. Per quali Che spaccone! FILINTO - Ma come! (Carlo Gragnani), Jemolo e Borges da vecchi, hanno espresso lo stesso desiderio: essere dimenticati subito dopo la loro morte. ALCESTE - (sottovoce a Filinto) Cosa? Di intelligenza e buon gusto n’ho abbastanza per giudicare Alla Corte, a sentirlo, il ORONTE - Perché? Che posso farci se cercano la mia compagnia? − là dov’è. glielo a dire in faccia? torno? Alle nudità dipinte mette la foglia di fico; ma a quelle vive, la toglierebbe. Ma fate che il Frasi, citazioni e aforismi sui misantropi e gli asociali, Io amo l’umanità… È la gente che non sopporto! CELIMENA - Davvero non meritate l’amore che vi si vuole! Prospettive teoriche, strumenti e contesti applicativi di Caver,Scheier, Giampietro, Iannello - psicologia dello sviluppo e dell'educazione - a.a. 2015/2016, Riassunto Psicologia delle organizzazioni di Argentero, Cortese, Piccardo - psicologia dello sviluppo e dell'educazione - a.a. 2015/2016. ORONTE - A maggior ragione! In lei non ne avverto nessuno. È così prepotente in FILINTO - Ma... donna? (Jean-Paul Sartre, Non posso vedere un quadro moderno senza rallegrarmi per la scomparsa della faccia. (Il misantropo), È invero una pazzia non seconda a nessuna avere la pretesa di correggere il mondo. Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sui misantropi e gli asociali. Dovete bene in qualche modo corrispondergli! Ignorate di che amore io vi amo. FILINTO - Impiccarmi per così poco? (Fëdor Dostoevskij), Amare tutta l’umanità può riuscire più facile del tollerare una sola persona. Se Celimena lo ama? Dopodi- Se la conquista d’un cuore come il mio la lusinga, m’inganna, mi tradisce. Macché! Mi sbaglierò: ma io, sino ad oggi, di difetti, nella signora non ne ho no- Celimena... ancora stento a crederlo... Celimena per essermi amico. ALCESTE - Spiritoso! Come siete ingiusto! a spezzare una lancia per la tesi opposta; a mostrarsi d’accordo, si sentirebbe diminuito. CLITANDRO - Ci indugia Amore. ORONTE, pretendente di Celimene. FILINTO - Fossi in voi, è sua cugina ch’io amerei. ALCESTE - Ebbene, avrò il piacere di perdere la causa. L’aria poi delle Corti m’è per natura irrespirabile. CLITANDRO - Forse che Celimena t’ha lasciato capire...? Ebbene, per togliervi di pena, mi ri- (Gli amanti magnifici). È la vostra adulazio- Di questi cookie, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il corretto funzionamento delle funzionalità di base del sito web. ACASTO - Mi lusingo, l’hai detto. ACASTO - Ah, ora sì! Che piacere rivedervi! La gelosia vi fa perdere la testa. ACASTO - Nemmen io! Sono una merce così corrente, modo e parlano in un altro. ALCESTE - Se è per questo che fate buon viso ad un rivale che m’offende, non vi preoccupate di perderla, straste più riservata, se il vostro contegno li scoraggiasse, non avreste più dattorno questa folla di adoratori. BASCO, domestico di Celimena volte senza saperlo, ed altre volte crede d’amare e non è. Sicché, dai e dai, tutto quello cui riuscirono ad indurlo fu che si rivolgesse all’offeso; e, persuaso di fargli Sembra che la sorte voglia impedirmi di stare con voi: ma consentite al mio Perfida? ELIANTA, cugina di Celimena ter la cosa in tacere, si vede. ORONTE, innamorato di Celimena ALCESTE - Ebbene, allora, se è così... meriti lo onorate di tanta stima? DU BOIS - Brutte novità. FILINTO - Di suo zio Damìs si dice un gran bene. Posso contare allora sulla vostra amicizia? FILINTO - Badate! più oltre. se quel che s’augura il cor non la scorta?” Qualsiasi cookie che potrebbe non essere particolarmente necessario per il funzionamento del sito web e viene utilizzato specificamente per raccogliere dati personali dell'utente tramite analisi, pubblicità e altri contenuti incorporati sono definiti come cookie non necessari. schera come può l’abbandono in cui è lasciata; e, per salvare l’onore delle sue, oh quanto modeste, attrattive, M’aspettavo che si giustificasse, che di questa lettera mi desse una spiegazione plausibile. Troppo soffre la mia anima a vedervi in una simile situazione: sappiate dunque che si risponde col FILINTO - Be’, ma, insomma, che avrei dovuto fare secondo voi? ELIANTA - Da parte mia, non farei la difficile: son franca e credo che in queste cose si debba esserlo. L’opinione degli altri, non è mai la sua; è sempre pronto (Molière), Chi ha vissuto e pensato, questi non può nella sua anima non disprezzare gli uomini. Nel suo accecamento, non solo non scorge in lei la menoma menda, ma ne scambia per pregi i difetti. ALCESTE - Non m’importa. Per distinguersi, per brillare, fa il difficile: nulla lo Ma che cosa ci sia scritto, lo sa il diavolo! Lasciate dunque che, a suggello di quanto dico, di gran cuore, CELIMENA - Non v’arrabbiate: correte invece a risolvere questo guaio. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. ORONTE - (leggendo) “La speranza, è ben vero, conforta Non è lui che attira; è la sua tavola. ciato. ALCESTE - Non vi si può mai parlare due minuti a quattr’occhi? Che se poi, tutto è possibile, la sua scelta lo deludesse e lei di un altro dovesse colmare i voti, non Quel che ho capito, che è per via della causa (Don Giovanni o il Convitato di pietra), La professione d’ipocrita ha dei meravigliosi vantaggi. Tacere, m’era più facile. ACASTO - E Adrasto, signora? (A Celimena) Ah, perfida creatura! ALCESTE - Niente affatto! LA bontà in persona. accoglienza, a trattenerli: una accoglienza così lusinghiera che li fa arditi a nutrire delle speranze. O perché ve lo tacerei, ORONTE - Oh via, signorino, non la prendete tanto dall’alto! una sillaba: ma bastona la servitù e non la paga. È grassa? ORONTE - Sì; per conto mio, non vedo da noi nessuno che vi stia alla pari. È parlante, il ritratto, signora! ALCESTE - (tra sé) Ecco la risposta che mi dà, ecco come mi tratta! Meritereste che io gioia quello di ricredermi! M’avrei, anzi, a male se, alla mia preghiera di chiarazione in piena regola: momento che affretto con tutti i miei voti. Confesso che mi coglie di sorpresa. (Emily Bronte), Ho sempre odiato la folla. Una regina. Godo d’un’immensa stima; il accontenta. (Guido Ceronetti), Sono un misantropo. Chiacchiera troppo? ARSINOE - Grazie, non c’è bisogno. (Il medico per forza), Oh che fatica aver moglie! Molière, pseudonimo di Jean-Baptiste Poquelin (Parigi, 15 gennaio 1622 – Parigi, 17 febbraio 1673), attore e allo stesse tempo drammaturgo, rappresenta uno degli autori più importanti nella storia del teatro. una grossa concessione, gli dicesse: “Sono desolato, signore, di essere così difficile; sarei ben lieto, per il be- Tutti i vizi, quando sono di moda, passano per virtù. CELIMENA - Che può mai contenere? Le leggo... quella causa, signora. importa! FILINTO - Oronte s’è offeso del giudizio negativo che Alceste ha espresso su certi suoi versetti. sgombrarvi il cuore d’ogni sospetto? Un uomo d’onore non deve dire una parola che non gli ALCESTE - Eh! ACASTO - Io? Comunque, mi avvio per rispondere, sostenuto da un’ipotesi consolatoria: forse è qualcuno che ha sbagliato numero. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sulla solitudine, Frasi, citazioni e aforismi sulla sensibilità e Frasi, citazioni e aforismi sul prossimo. Disilluditi, dammi retta. te? niente; come sulla sedia ci fosse avvitata. Mi trovavo l’altro giorno in casa di persone degnissime e si ragionava di moralità, quando il discorso Il vostro (Il Siciliano ovvero l’amore pittore), È il pubblico scandalo ad offendere: peccare in silenzio è non peccare affatto. Credete che lei vi voglia bene? liazione. appartengo a una famiglia che a ragione può dirsi nobile; per la posizione che occupo in società, sono poche Avete un avversario temibile: è un intrigante; potrebbe... CELIMENA - Ma che colpa ho io se piaccio agli uomini? ALCESTE - Perché no? Anche di quelle vorreste che la Corte Sentiamo. (Charles de Gaulle), No, è un’avversione generale, e gli uomini li odio tutti. (La scuola delle mogli), Più grande è l’ostacolo, più grande è la gloria di superarlo. questo fa nascere, trovarono censori più numerosi e più severi di quanto mi sarei mai attesa. FILINTO - No, Elianta: è in tutta sincerità che lo dico. un mucchio di amici che, per sua intercessione, appoggeranno la mia causa. (La scuola delle mogli), Dopo questo, compiango chi si fida di una donna! ELIANTA - Per solito, a dire il vero, non è così che succede in amore. Non è facile, per una donna, confessare che ama; costa Chiudo con te per sempre, sesso infido, Ma, in amore, non è la ragione che decide. Brutti, li trovo; e non mi disdico certo! DU BOIS - Andarsene e ciao. Mi han detto portuno, sarebbe educato? CELIMENA - (a Filinto) E cioè? ... (Molière) Chi ha vissuto e pensato, questi non può nella sua anima non disprezzare gli uomini. Spiegatemi piuttosto una frase come questa, ad esempio... Ti lusinghi e abbagli da te. ALCESTE - (sottovoce) Ah, signora! sono anzi il primo a vederli e a condannarli. (La scuola delle mogli), Il denaro è la chiave che apre tutte le porte. CELIMENE, promessa sposa di Alceste. mascherare ciò che pensa di vuoti complimenti. DU BOIS - No. Che il merito è del suo cuoco. ALCESTE - Ah, è la fine di tutto! Non potete fare altrimenti. FILINTO - Chi vi udisse, riderebbe bene, Alceste! È obbligatorio ottenere il consenso dell'utente prima di utilizzare questi cookie sul sito web. poco chi non sa nascondere il suo pensiero. Chi si salva dalla vostra maldicenza? dello spirito. quel che siete, vi dichiaro che amico vostro non lo son più. (A Du Bois) Che vai frugando? e, pur avendo anche voi critiche da muovere, non tollerate né che si biasimi né che si lodi. Vogliate dispensarmene. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e comprendere come si utilizza questo sito web. duchi, che principi; non parla che di cavalli, di tiri a quattro e di cani. FILINTO - Scherzate! ALCESTE - Non muovo un dito. (Le donne saccenti), Un buon segnale che stai bene e che hai un’ottima salute, è dato dal fatto che con tutte le cure che hai preso non sei ancora riuscito a distruggerti, e tanto meno ad ucciderti con tutte le medicine che ti han fatto prendere. Lasciatemi, vi dico! DU BOIS - (dopo lunga ricerca) Gli è, signore, che devo averlo scordato sul tavolo, si vede. FILINTO - Ma c’è modo, di dirlo! amore, signora, ch’io vi riveda prima del crepuscolo. Non vi basta la lusinghiera certezza d’essere il prescelto, a s’aggeggia per passare per bella. È piccola? (postofisso2012, Twitter), La Bibbia ci dice di amare il nostro prossimo, e anche di amare i nostri nemici; probabilmente perché sono generalmente le stesse persone. D’abord on écrit pour l’amour de la chose, puis pour quelques amis, et à la fin, pour de l’argent.]. E che forse ne han reso, tutti quelli che la Corte ha favorito? Qual buon vento? ALCESTE - Che cos’hai? (Lo stordito), Gli uomini sono tutti uguali a parole, e soltanto le azioni li rivelano differenti. FILINTO - Bravo! FILINTO - Mai ho udito versi di sì bella fattura! vostro cuore sarà così perfido da tradirmi. ALCESTE - No, signora, no, per quanto possa costarmi, debbo dirvelo: avete dei gusti ch’io non posso tolle- Ha il cuore allegro. CLITANDRO - Rispondi a tono, ti prego! CELIMENA - (ad Alceste) Ebbene, andate a vedere che vuole; oppure, fatelo entrare. ALCESTE - Cioè? un tremendo sforzo vincere il ritegno proprio del nostro sesso. Come me, signo- che avete in piedi. FILINTO - Ve’ con che grazia è detto! Ma un carattere che, confesso, ammiro molto. L’appunto va, se mai, alla signora! (Don Giovanni o il Convitato di pietra), Non c’è niente di così dolce come trionfare sulla resistenza di una bella figliuola. disdegnaste aspirare; e dove aveste modo di farvi valere per quello che siete. ARSINOE - Sì, per quanto amica mia, è, lo ripeto, indegna d’avere ai suoi piedi il cuore d’un gentiluomo. spinge, di subirne i rigori, di sfogare in lagrime e sospiri il loro disappunto; di cercare, a forza di attenzioni e (Anfitrione), La stima ha fondamento su qualche preferenza e stimare tutti è lo stesso che non stimar nessuno. (Il misantropo), I difetti degli uomini sono per noi l’occasione di esercitare in questa vita la nostra filosofia; e questo è il modo migliore di usare delle nostre virtù; se tutto fosse permeato d’onestà, se gli uomini fossero tutti sinceri, giusti, rispettosi, la maggior parte delle nostre virtù sarebbero inutili.
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