Antonio I ruppe gli indugi e, invocando il sentimento anti-spagnolo assai diffuso presso la popolazione, riuscì a farsi proclamare re del Portogallo, spingendo i membri del Consiglio di reggenza a fuggire in Spagna e a proclamare sovrano Filippo II. Nel 1569, esacerbati dalle campagne di conversione al cattolicesimo e dai tentativi di assimilazione, si ribellarono e solo a fatica Filippo II poté ristabilire il proprio dominio, ordinando di disperdere i moriscos presso altre province per meglio controllarli. la politica interna, religiosa ed estera assunta da Filippo II, re di Spagna, nel XVI secolo. La Navarra, infatti, era stata acquisita solo pochi decenni prima, durante il regno di Ferdinando II d'Aragona, creando una costante tensione con gli eredi legittimi della provincia, la casa di Albret, tributari del Regno di Francia. filippo II sale al trono nel 1556 e con lui inizia il cosiddetto secolo d'oro in cui la cultura della spagna raggiunge l'apice (es. Tale aspetto viene considerato in alcune opere recenti, tra cui in particolare, España y los españoles en la Edad Moderna (Salamanca, 1979), il cui autore, Fernández Álvarez, è sostenitore della tesi per cui la figura del sovrano venne interpretata in chiave patriottica nel corso del regime franchista, tra gli anni quaranta e cinquanta del secolo XX dando luogo alla cosiddetta Leggenda Bianca. Gli unici ad avere un minimo di autonomia erano la Catalogna, l’Aragona e la Castiglia. Tuttavia, altri storici tesero a classificare quest'analisi come parte della leggenda nera e più di recente la sua opera fu in parte rivalutata, come dimostra il ritratto del re nel film Elisabetta d'Inghilterra del 1937 che, pur con molte ombre, sottolinea il suo carattere di sovrano zelante, intelligente, religioso con una preoccupazione sempre fissa per il suo paese ma privo di qualunque altro interesse verso gli altri contendenti, aspetto sottolineato dal fatto che Filippo II non aveva alcuna conoscenza dell'inglese sebbene fosse stato re consorte d'Inghilterra con Maria Tudor. Tuttavia, il vero punto focale della politica di Filippo II fu l'affidamento di cariche di servizio e di governo alla piccola nobiltà degli Hidalgo allo scopo di bilanciare l'eccessivo potere economico e politico del clero e dei Grandi[21]. Nel 1559 Filippo si risposò con la principesssa Elisabetta di Valois, figlia maggiore del re Enrico II di Francia e di Caterina de' Medici; Elisabetta morì nel 1568 a seguito di un aborto spontaneo. Negli ultimi anni Filippo II soffrì un lento e costante deterioramento delle sue condizioni di salute a causa di un cancro[49] che lo portò alla morte il 13 settembre del 1598 dopo 52 giorni di agonia in cui soffrì una costante febbre, idropisia e gotta. Biografia di Filippo d’Asburgo, l’intransigente difensore del cattolicesimo Re di Spagna. Nei suoi primi anni di regno, la politica estera di Filippo II guardò all'Italia nella quale si stavano consumando le ultime fasi del lungo conflitto con la Francia. Retraite et mort de Charles-Quint au monastère de Yuste: lettres inédites, volume 3, Monarquía e imperio: El reinado de Carlos V, Europe and England in the Sixteenth Century, A History of Money from Ancient Times to the Present Day, The subject of Elizabeth: authority, gender, and representation, The History of England – From the Accession of Edward VI. L’egemonia del Mediterraneo e la guerra contro i Turchi. Fu anche re consorte d'Inghilterra dal 1554 al 1558 (sebbene, nell'ultimo periodo, avesse fatto pressioni per divenire re regnante, ma senza successo). (...) Le decisioni sull'Italia venivano prese sempre insieme al cardinal Granvelle e a Mateo Vasquez, che esercitava una sorta di controllo esclusivo sugli affari della penisola"[28]. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 20 ott 2020 alle 19:38. Il trattato segnò l'inizio del predominio spagnolo sull'intera Europa occidentale a scapito della Francia la quale ben presto, a seguito della morte di Enrico II per una ferita in un torneo, cadde in un periodo di crisi politica che, con lo scoppio delle guerre di religione francesi sarebbe durato per diversi decenni. Nel 1567, nel quadro di una situazione internazionale in cui diveniva sempre più pressante la minaccia mediterranea dell'Impero ottomano, Filippo II emanò un decreto che pose fine a ogni forma di tolleranza verso la cultura moresca, bandendone la lingua araba o berbera, l'uso dei nomi, la foggia degli abiti e si spinse fino alla distruzione di testi e documenti e all'obbligo per i Moriscos di far educare i loro figli da preti cattolici. Egli … Tre giorni dopo, in una grande cerimonia, davanti a centinaia di ospiti, Carlo V abdicava anche come Sovrano dei Paesi Bassi[6] mentre solo il 10 giugno dell'anno seguente cedette al figlio i titoli borgognoni[7][8][9]. I Medici celebrarono in San Lorenzo il suo funerale il 10 novembre; Donato dell'Antella soprintendeva alla cerimonia, Vincenzo Pitti scrisse il testo e Ludovico Cardi, detto Cigoli, probabilmente si occupò della scenografia. Nonostante lo zelo, Filippo non riuscì mai a eguagliare il padre, dato che mancava di ogni conoscenza della cultura tedesca: infatti, Filippo, nato, cresciuto ed educato in Spagna, si sentiva culturalmente spagnolo e considerava il proprio paese come il baricentro dell'impero; per questo gli era estraneo il Sacro Romano Impero, che a sua volta percepiva il principe come uno straniero. Tutti i diritti riservati. Nel 1596 ormai il costo degli interessi era divenuto talmente elevato da incidere per il 40% delle entrate del regno e Filippo II, privo di risorse, in guerra contro la Francia dichiarò per la quarta volta bancarotta. Dieci ragioni per cui si puo' dire sovrano assoluto! Antonio Pérez, tuttavia, si era ritirato a Saragozza, richiedendo la protezione dei fueros, le leggi locali dell'Aragona e Filippo II, inviando l'inquisizione ad arrestare il suo ex segretario aveva violato proprio una di queste. Nel 1573 Don Giovanni D'Austria riprese Tunisi ma la rinnovata flotta turca di 250 galee, guidata da Uluç Alì Pascià riconquistò la città dopo un assedio di quaranta giorni. Il feroce sacco di Anversa, in cui i soldati ammutinati distrussero oltre 1 000 edifici e uccisero oltre 8 000 persone[37], riconciliò calvinisti e cattolici nella Pacificazione di Gand suscitando feroci rivolte al grido di "morte agli spagnoli"[38]. Con la dichiarazione di fallimento, il re non ottemperava alle proprie obbligazioni né i creditori avrebbero potuto costringerlo a ottemperare, ma questo significava che ogni qualvolta in futuro la monarchia avesse avuto bisogno di prestiti, li avrebbe ottenuti a tassi d'interesse estremamente più alti e con l'obbligo di fornire garanzie per esempio sui proventi minerari o sul patrimonio fondiario. Di tale compito era assolutamente consapevole e nel 1566 scrisse a Luis de Zúñiga y Requesens che: «Potete assicurare a sua Santità che preferirei perdere tutti i miei stati e un centinaio delle (mie) vite, se le avessi, piuttosto che subire il minimo danno alla religione e al servizio di Dio, perché io non intendo governare eretici[25].». Infine, Filippo, ormai disilluso di poter mantenere efficacemente le province riconquistate direttamente sotto il proprio controllo, dispose, il 6 maggio del 1598, la devoluzione delle Fiandre alla figlia prediletta Isabella Clara Eugenia d'Asburgo e al di lei marito Alberto d'Austria[39]. Infatti, l'Impero spagnolo, su cui regnava, non era uno stato unitario ma una federazione di regni separati che conservavano ciascuno le proprie leggi, i fueros, usanze, consuetudini e statuti o privilegi, le cortes locali conservavano la piena potestà tributaria e potevano in ogni momento opporsi ai voleri del governo centrale e infine neppure le forze armate erano unitarie ma venivano arruolate tra la popolazione delle province alle quali restavano fortemente legate. La rivolta di Las Alpujarras e la crisi aragonese, Le pretese dei dichi di Bragança erano estremamente forti dato che lei discendeva da, Nella realtà il primo progetto di devoluzione fu attuato nel 1594 con la nomina a governatore delle Fiandre di, In tal senso andavano anche i suggerimenti di conciliazione, rivolti a Filippo dalla governatrice delle Province unite. Negli ultimi anni del regno, Filippo II modificò tale assetto, integrando i consigli con commissioni autonome, le juntas tra le quali occorre ricordare la giunta della notte, lo strumento con cui Filippo II esercitò la propria autorità durante la malattia che lo condusse alla morte[22]. In questo modo, l'immagine popolare del re, che sopravvive tuttora, fu creata alla vigilia della sua morte in un momento in cui, essendo la Spagna un pilastro della Controriforma, molti principi e leader religiosi europei ne erano i nemici influenzando non poco il giudizio postumo sul monarca. Riassunto dei tre capitoli di storia moderna che parlano della Spagna di Filippo II, l'Inghilterra di Elisabetta I e delle guerre di religione in Francia, Storia moderna — Nel 1569, i due comandanti furono sostituiti da don Giovanni d'Austria, fratellastro dello stesso Filippo, e Álvaro de Bazán ma solo a seguito di due anni di accaniti combattimenti, la rivolta poté dirsi sedata definitivamente; Filippo II, per evitare la ripetizione di simili eventi, ordinò la dispersione di oltre 80 000 moriscos in altre regioni della Spagna. Alla morte di Maria, il trono passò a Elisabetta I, figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena e Filippo, non avendo intenzione alcuna di rinunciare all'Inghilterra, si propose a Elisabetta la quale, tuttavia, non rispose. Infatti, sebbene Elisabetta avesse rinunciato ai suoi diritti, il Parlamento di Parigi, filo cattolico, reintegrò nei diritti la figlia di lei e Filippo II ordinò al Farnese di porre la città di Parigi sotto assedio nel 1590 e Rouen nel 1592. I rapporti diplomatici tra Francia e Spagna peggiorarono a seguito della Crisi di successione portoghese allorquando Francia e Inghilterra decisero di inviare una flotta congiunta, sotto il comando dell'esule fiorentino Filippo Strozzi, per sostenere il pretendente portoghese Antonio, priore di Crato. Pertanto, abbandonando le cautele paterne[26], irrigidì le sanzioni e impose tribunali speciali per sradicare ogni focolaio eretico ma suscitò la Rivolta che, con il coinvolgimento di Francia e Inghilterra, continuò per tutta la durata del regno di Filippo II e dei suoi successori. La spedizione fu, tuttavia, un completo fallimento per via di una completa inefficienza di comunicazioni: la flotta inglese vinse di misura quella spagnola presso Gravelines, il Farnese non riuscì a giungere in tempo ai porti fiamminghi per l'imbarco e il resto dell'Armada fu distrutto dalle violente tempeste che dovette affrontare nel viaggio di ritorno. Per tali motivi, l'autorità degli Asburgo era assai debole e in ogni momento poteva essere posta in discussione da tali assemblee locali, espressione della nobiltà e dei ceti borghesi locali (questi ultimi erano particolarmente potenti nella Generalitat de Catalunya). In questo periodo strinse rapporti particolarmente profondi con una delle dame della madre, Dona Lenor de Mascarenhas, con due delle sue sorelle, Maria e Giovanna d'Asburgo, e i suoi due paggi, il nobile portoghese Ruy Gómez de Silva e Luis de Requesens, il figlio del governatore Juan de Zúñiga, che avrebbero servito il sovrano per l'intera durata della loro vita esattamente come sarebbe successo per Gonzalo Pérez, il suo segretario particolare sin dal 1541. Sebbene poi i coniugi regnassero congiuntamente, come dimostra il sigillo regio e la coniazione[40], sia in Inghilterra quanto in Irlanda furono disposti degli atti che negavano a Filippo ogni autorità in caso di tradimento[43]. Si tratta quindi una politica di estremo controllo. Piuttosto duri furono molti storici italiani e M. Van Durme che descrisse il sovrano come fanatico, dispotico, un criminale mostro imperialista[55], minimizzando le vittorie militari di San Quintino e di Lepanto e sopravvalutando la sconfitta dell'Invincibile Armada seguendo una scia diffusa tra gli storici inglesi e fortemente criticata da quelli spagnoli. Il principe, infatti, poté studiare con docenti illustri, … Filippo II di Macedonia, riassunto FILIPPO II DI SPAGNA: POLITICA RELIGIOSA. In cambio, Filippo avrebbe potuto godere, fino alla morte della moglie, di tutti i titoli e gli onori concessi alla corona. Inoltre, il Privy Council stabilì che nei documenti Filippo, pur godendo del titolo di re, avrebbe dovuto aiutare nell'amministrazione dei regni e domini di Sua Grazia (La Regina), riducendo così il rango di Filippo a quello di re consorte[40]. Tuttavia, lo stesso Filippo fu turbato dall'esito dello scontro e dagli effetti sul morale degli avversari fino a osservare in privato che era empietà e bestemmia pretendere di conoscere la volontà di Dio. Filippo II poté facilmente occupare Lisbona, incamerando i cospicui beni della corona portoghese[32], e il resto dello Stato, comprese le colonie del Brasile, delle Indie Orientali e le basi commerciali in Africa e Asia. Nel 1570 i Turchi attaccarono Cipro ponendo sotto assedio le fortezze veneziane e questo spinse la lega ad agire armando una nuova potente flotta che, affidata al comando del fratellastro di Filippo, Don Giovanni d'Austria al comando della flotta della Lega Santa salpata da Messina, dopo una sosta a Cefalonia, il 7 ottobre 1571 inflisse una sonora sconfitta ai turchi nella Battaglia di Lepanto. L'anno seguente Filippo II fu riconosciuto legittimo sovrano dalle cortes portoghesi riunite a Tomar, dietro però la promessa di mantenere separati i due Stati e di mantenere la valuta, il governo e il diritto portoghesi; incominciava così l'Unione iberica. La situazione sarebbe stata meno precaria se le forti spese del regno fossero state indirizzate verso investimenti in attività produttive, ma così non fu: le spese militari appesantirono la condizione del regno e contribuirono non poco al declino del secolo seguente[17].
Buon Compleanno Uomo Divertente, Stasera Italia Speciale, 10 Giugno Santo, Preghiera Da Recitare Prima Di Un Esame, Un Matrimonio Al Sud Film Completo,