Escursione effettuata il 5 Settembre 2012, immagini inserite secondo l'ordine cronologico di scatto. In tutto, la parte attrezzata è lunga circa 70/80 metri, poi la traccia torna a farsi ripida sino ad una colletto. L’avventura perfetta per l’escursionista che vuole assaporare il piacere di una grande montagna, aggiungendo un pizzico di adrenalina e provando il fascino di una via attrezzata. Raggiungiamo una pietraia, dove seguendo gli “omini di pietra” risaliamo costeggiando dei grossi massi, scaricati durante l’inverno dalla vetta della nostra montagna. Non lasciamoci ingannare! Questo sito ed i suoi contenuti sono pubblicati sotto una licenza Il sentiero si fa ora ripido fino a raggiungere il Passo di Mezzeno (2140 m) oltre il quale il sentiero si fa più pianeggiante. Calvi, passando di fianco al Lago Colombo dove stanno ultimando i lavori di ristrutturazione. Meteo Ferrata Pizzo del Becco in località Roncobello (Bergamo). Dal paese si prende il sentiero per i Laghi Gemelli, che sale attraverso una ripida pineta incrociando in diversi punti la teleferica dell'ENEL, arrivando al Lago Marcio. Creative Commons. Sempre su tracce raggiungiamo il sentiero CAI 214, sottostante il Passo d’Aviasco e sovrastato dall’arcigno Pizzo Pradella. Il quasi è rappresentato dalla via ferrata, che, se pur di breve durata, resta comunque dedicata a escursionisti esperti. Il percorso più breve è dalle Baite di Mezzeno vicino a Roncobello in Val Brembana, Bergamo. Scendendo lungo il periplo possiamo osservare anche il bacino artificiale del Lago di Sardegnana, dove affluiscono le acque dei laghi precedentemente citati, alimentando la centrale idroelettrica omonima posta a valle di questi specchi d’acqua, tutti di origine artificiale. Ci avviciniamo alle pareti del Pizzo del Becco seguendo prima la traccia evidente poi i segni biancorossi sia su sentiero che su roccette fino a raggiungere la catena con cui inizia la ferrata (1h 15' dal rifugio - 3h 15' totali). bsllsn70d17f471r. Non è ancora possibile attraversare la diga ma bisogna utilizzare il ponticello sospeso, per poi riprendere il normale sentiero che porta all'attacco della via ferrata (versante Sud del Becco). È una cima rocciosa di aspetto imponente, caratterizzata dalla presenza di pareti, guglie e creste. La Ferrata al Pizzo del Becco è una ferrata corta che non presenta difficoltà tecniche di rilievo. All'interno di una bella risalita (via normale) al Pizzo del Becco nelle valli Bergamasche si trova un breve tratto attrezzato che chiamare "Ferrata" è forse un pò ardito ma che comunque risulta interessante nei suoi pochi passaggi. Ci si incammina lungo il segnavia 215 che porta ai Laghi Gemelli, passando per la Baita Croce e il Passo di Mezzeno; il sentiero non presenta alcuna difficoltà e in circa 1 ora siamo arrivati al Rifugio, dove il primo sole iniziava a sbucare dietro al Monte Farno. In cresta seguire, comunque su buona traccia, gli ometti. Bella l’escursione al Pizzo del Becco. Proseguiamo sul sentiero fino a incontrare una scritta rossa che ci indica di tenere la sinistra. Le immagini inserite in relazione ci sono state inviate dagli utenti del sito. Vai alla navigazione principale e Si sale in diagonale tornando verso il lago per raggiungere infine una conca cosparsa di grandi rocce e seguendo le segnalazioni, si risale una pietraia che conduce ad una cengia erbosa lungo la quale si raggiunge l´ attacco della ferrata, che dopo un primo tratto di una trentina di metri discretamente impegnativo diviene più facile. Il panorama si apre con scorci stupendi sul Pizzo Arera, la Corna Piana e il Monte Menna, montagne della vicina Val Serina, mentre davanti a noi appaiono i Laghi Gemelli e la sagoma della vetta che ci attende in questa giornata. Facile. La Ferrata al Pizzo del Becco è parte di un lungo e impegnativo itinerario che lascerà ben poche energie per percorre un altro itinerario la stessa giornata. Per la discesa abbiamo deciso di fare la "via normale" che consiste nel passare in un buco nella roccia che attraversa da nord a sud la Cima. Via Ferrata del Becco Pizzo del Becco Agosto 2003 PERCORSO STRADALE All'interno di una bella risalita (via normale) al Pizzo del Becco nelle valli Bergamasche si trova un breve tratto attrezzato che chiamare "Ferrata" è forse un È possibile accorciare l'escursione di circa un'ora arrivando al rifugio Laghi Gemelli dalle Baite di Mezzeno (Roncobello) piuttosto che da Carona, seguendo il sentiero CAI 215[3], che attraversa il passo di Mezzeno. 12925460151. Unipersonale Via Campi, 29/L 23807 Merate (LC) C.F. Usciti dal bosco si procede sui pascoli d'altura fino a un bivio in cui noi terremo la destra verso il Rifugio Laghi Gemelli. Dal passo di Aviasco si presegue in direzione Sud seguendo il sentiero con conduce al Pradella/Pizzo Farno, si risale tutta la dorsale il cui punto piu elevato è la cima del Monte Aviasco. Attenzione alla crestina sommitale ,aerea, non attrezzata. L'inizio è all'interno di un diedro abbastanza appigliato che si risale per poi superare un risalto e poi piegare a sinistra su alcune roccette. La vista si apre, e con essa appare la meta del nostro andare. Curiosità. Se nel ritorno si sceglie il tragitto n.2 è necessario prestare attenzione,in particolare ad inizio stagione,ad eventuali tratti ghiacciati ancora presenti nella conca. Per raggiungere la vetta abbiamo risalito arrampicando le verticali placche di verrucano, dopprima tenendo la sinistra (ovest) fino a raggiungere un intaglio circa a metà placca (passaggino di III° per salire sul gradino di roccia) e poi salendo dritti puntando la croce su ottima roccia con buoni appigli (II°/III°). LOCALITA' DI PARTENZA: Baite di Mezzeno, Roncobello (BG)ORE: In totale circa 8 oreDISLIVELLO: Circa 1700mtLUNGHEZZA PERCORSO (A/R): circa 18KmDIFFICOLTA: Alpinismo Facile (passaggi I e II°)ACQUA SUL PERCORSO: Fino al passo di Aviasco. Panorama molto bello e molti animali incontrati sulla via. Il pericolo di caduta sassi, sopratutto in caso di altri escursionisti presenti sulla via, è sempre possibile. Lungo la sua parete nord sono stati aperti itinerari alpinistici, alcuni di elevata difficoltà e riservati a professionisti della montagna. I sottostanti Laghi Gemelli, le sagome del Pizzo Farno, del Monte Corte, del Pizzo dell’Orto e del Pizzo delle Orobie si stagliano davanti agli occhi dell’escursionista che ha sudato la tanto agognata cima. Da Est a Ovest attraverso le Alpi. A questo punto proseguiamo sulla traccia in salita su facili ma esposte roccette fino alla Forcella del Valico dove volendo si potrebbe scendere per la via normale a destra. Spedizione Annibale. La catena è non particolarmente tesa ma la ferrata non è di difficoltà tale da richiederne spesso l'utilizzo. Proseguendo dobbiamo percorrere la cresta finale che richiede di risalire alcuni massi e di percorrere un ultimo tratto attrezzato prima di raggiungere la croce sommitale (20' dal termine della ferrata - 4h totali). 500mt l'intera salita di cui circa 70mt i soli tratti attrezzati. Soccorsa oggi pomeriggio dai tecnici della VI Delegazione Orobica una ragazza di 23 anni, residente in provincia di Bergamo. Alla nostra destra si snoda invece il sentiero che utilizzeremo al nostro ritorno e che ci permetterà di compiere un giro ad anello. Il programma era di fare la traversata Diavolino-Diavolo ma a causa di problemi vari, ci siamo trovati io e Francesco Casati per salire la Cima Corni di Sardegnana e il Monte Torretta , che a me mancavano per completare le cime attorno ai laghi gemelli. Giunti a Roncobello proseguiamo lungo la strada prima asfaltata poi sterrata fino a dove questa termina presso le baite. Da qui abbiamo preso il sentiero che riporta al Passo di Mezzeno e giu di corsa verso l'auto! Su fino alla meraviglia in cima Escursione al Pizzo del Becco, Portale geografico delle Orobie | CAI Bergamo, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Pizzo_del_Becco&oldid=115815226, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Seguire per Valle Brembana in direzione Foppolo. Il percorso. Seguendo i bolli bianchi si attraversa tutta la pietraia fino a raggiungere il Passo Laghi Gemelli. La partenza avviene dal Rifugio Laghi Gemelli e dagli omonimi laghi, raggiungibili da Carona in poco più di due ore di cammino (segnavia CAI 211) o da Branzi in tre ore di cammino (CAI 212). Un’altra ora e mezza di percorso ci attende per raggiungere il Passo di Mezzeno e le sottostanti baite, punto di partenza di questa lunga ma appagante escursione. l’itinerario qui descritto parte dalla Baite di Mezzeno, poste a metri 1650, che permettono in questo caso un minore dislivello, rendendo l’escursione quasi alla portata di tutti. Ferrata breve e carina, noi l’abbiamo fatta imbragati, ma la maggior parte la fa senza. All'interno di una bella risalita (via normale) al Pizzo del Becco nelle valli Bergamasche si trova un breve tratto attrezzato che chiamare "Ferrata" è forse un pò ardito ma che comunque risulta interessante nei suoi pochi passaggi. Dalla Croce si deve scendere fino alla Forcella del Valico dove potremo valutare di scendere la ferrata percorsa all'andata (attenzione a smuovere sassi per chi sale o scende sotto di noi - 40' dalla vetta) oppure se seguire dritti i segni che proseguono in direzione del Passo di Sardegnana fino a raggiungere in entrambi i casi il Lago Colombo (1h 15' dalla vetta). Per maggiori informazioni clicca. La sua sagoma si specchia nelle acque degli omonimi laghi, severa, strapiombante e quasi minacciosa da qualunque lato la si osservi. Sebbene il dislivello sia maggiore, ci si risparmia la risalita al Passo di Mezzeno al ritorno. Impossibile non notarlo dal Rifugio Laghi Gemelli. Dalla sua cima sono ben visibili i Laghi Gemelli, il Lago Colombo e il Lago Piano delle Casere, mentre sotto di noi si trova il Lago del Becco. Pizzo del Becco: descrizione della via ferrata di salita a Pizzo del Becco nel gruppo Alpi Orobie con itinerario, tempi e difficoltà (relazione del 28/06/2009 di Oliviero B. ) Giunti nei pressi di una piccola pozza prima del Passo di Sardegnana, si risalgono i pendii erbosi che portano all'attacco della parete Sud della Cima Corni di Sardegnana, cercando man mano la via migliore fra erba e rocce. L’ascesa al Pizzo del Becco è sicuramente un’escursione faticosa, ma appagante sotto ogni aspetto. Il panorama è mozzafiato. Se hai bisogno di informazioni mandami una mail, ti risponderò prima possibile. 3a vetta della giornata, faticosamente guadagnata! www.vieferrate.it - Autore: Alessandro Boselli - C.F. Il percorso, se effettuato da Carona, supera invece i 25 chilometri e raggiunge i 1500 metri di dislivello. Direi 4 ore per arrivare alla croce in cima più 3 ore a scendere. Tutti i diritti sono riservati.Nessuna parte di questo sito (es. I meno allenati possono comunque pernottare al rifugio a Laghi Gemelli, dividendo l’ascensione in due giornate e assaporando il fascino di uno dei rifugi più belli delle nostre montagne. Inizia un secondo tratto verticale breve ed esposto ma le difficoltà sono sempre molto contenute ,un successivo salto verticale permette anche di ammirare il panorama sulla valle dei Laghi Gemelli mentre dall'alto sovrasta un enorme torrione roccioso abbastanza impressionante . Difficoltà: Escursionista Partiti dal rifugio e oltrepassata la diga dei Laghi Gemelli imbocchiamo il sentiero che conduce alla diga del Lago Colombo. La Ferrata al Pizzo del Becco è una ferrata corta che non presenta difficoltà tecniche di rilievo. Risalite le roccette siamo su un terrazzino in cui è possibile girarsi e godere di un bellissimo panorama sul Lago Colombo. Tuttavia il Parco delle Orobie e più in generale la provincia di Bergamo offrono altri itinerari attrezzati molto interessanti per cui potrebbe valer la pena incastrare in un paio di giorni questa ferrata con ad esempio la Ferrata Guerino Rossi al Pizzo Strinato, la Ferrata al Passo della Porta, la Ferrata Maurizio, la Ferrata al Monte Ocone oppure la Ferrata alla Madonnina del Coren. La ferrata percorre un dislivello inferiore ai 100 m e di fatto presenta due soli punti verticali. Per rimanere aggiornato sulle principali notizie di tuo interesse, Il primo circuito di media locali in Italia, Servizi informatici provveduti da Dmedia Group SpA Soc. Son stato al Rifugio Laghi Gemelli per dormire e il giorno dopo siamo saliti al Pizzo del Becco. Seguendo le tracce di sentiero e gli omini di pietra continuiamo lungo il percorso panoramico, con bella vista sul sottostante Lago di Sardegnana, fino a raggiungere il passo omonimo. Sulla vetta della nostra montagna è posta una croce in ferro con basamento in cemento e sassi, realizzata dal Gruppo Alpinistico Penne Nere nel 1987. Calvi, passando di fianco al Lago Colombo dove stanno ultimando i lavori di ristrutturazione. Se sei interessato a inviarci foto, utilizza il modulo a fianco oppure inviale nella nostra pagina Facebook. Al bivio per i Tre pizzi, si tiene la destra (indicazioni Rifugio Laghi Gemelli) e dopo un tratto piuttosto ripido, scollinando si sbuca in un´ ampia valletta che si risale interamente : in alto, al centro del colle che la domina si scorge una grande croce che indica il Passo di Mezzeno (2142). Poi impossibile non fermarsi ad ammirare da vicinissimo gli stambecchi che a loro volta ti osservano mentre sali, e questo allunga ovviamente il giro ð Giro appunto splendido per panorami e fauna. (ore 1,30). Si sbuca quindi sulla parete Nord e la si disarrampica su roccia abbastanza buona (I°/II°), si prende poi il canalino che scende in direzione verso Sud-Est, facendo molta attenzione perchè esposto e franoso, cercando di tenersi il piu possibile verso destra dove la roccia è migliore. : testi, immagini e tutti i dati contenuti) possono essere: riprodotti, salvati, copiati, registrati o trasmessi in qualunque forma o modo, elettronicamente, meccanicamente o diversamente, senza il previo consenso scritto da Fabrizio Paravisi. 21.06.2015: Escursione da Carona (1.110m) al Pizzo del Becco (2.507m) per la Via Ferrata Pizzo del Becco Gruppo del Monte Pradella, Alpi Orobie Orientali, BG Back to albums list Giro bello lungo partendo dalle baite di Mezzeno. Allega una foto (formato png, jpg) oppure più foto (formato zip). Dalle Baite di Mezzeno si intraprende il Sentiero 215 in salita che entra quasi subito in un bosco. Dal rifugio in questione ci si dirige in direzione del rifugio invernale passando sulla diga dei laghi Gemelli, si prosegue su sentiero piano in direzione del lago Colombo dove è necessario passare anche qui sullo sbarramento di cemento al termine del quale una grossa scritta rossa indica "Becco a sinistra" (20' dal rifugio).Si inizia a salire in modesta pendenza su sentiero sempre ben segnalato, avvicinandosi alla base del Pizzo la traccia diventa meno evidente ma i segnavia biancorossi ed alcuni ometti in pietra aiutano ad arrivare alle pareti rocciose dove in effetti sarebbe utile aver già indossato il casco in quanto escursionisti che precedono potrebbero causare la caduta di sassi specialmente se si trovano già nel tratto successivo alla ferrata. di Fabrizio Paravisi - Ultimo aggiornamento: 2015-05-01. Indipendentemente da quale dei 2 percorsi si scelga,ritornati al lago Colombo vi è la possibilità di raggiungere nuovamente il rifugio laghi Gemelli od evitare quest'ultimo scendendo direttamente a Carona seguendo in questo caso le indicazioni per il giro dei Laghi. A questo punto percorriamo a ritroso il sentiero di avvicinamento fino al parcheggio (1h 30' dal Lago Colombo - ca 6h 15' totali). Il sentiero … Ora la catena piega verso destra. Lo superiamo, attraversando la sua diga e piegando poi alla nostra sinistra, seguendo il segnavia con chiare indicazioni per il Pizzo del Becco. Il fatto di farla in discesa non aumenta la difficoltà . Il tratto attrezzato è proprio facile soprattutto con l'aiuto delle catene. Tutti i diritti riservati. La presenza di molti animali d'alta montagna acuisce questa sensazione. La Forcella del Valico è a pochi minuti di salita, si deve avanzare con cautela in quanto le roccette, non difficili, sono esposte ed il terreno è un pò franoso, si aggira a sinistra la gialla parete del torrione e giunti alla forcella, a sinistra,si apre la cresta finale alla cui sommità si trova la grande croce. Max 10Mb, Inviando la foto accetto i termini e le condizioni, Made with for Mountains - Copyright © 2020. ti segnaliamo alcune cartine, libri o altri articoli che potrebbero esserti utili nella pianificazione di questa escursione: Per le indicazioni stradali con Google Maps, clicca l'immagine. Si costeggia quest'ultima lungo una traccia di sentiero che poi scende giu al passo W di Valsanguigno (o passo del Farno) al cospetto del Monte Corte. Siamo ormai sotto la parete e in prossimità dell’attacco della Via Ferrata. ...Qualche segno in più non avrebbe guastato. Si parcheggia nel piazzale al termine della sterrata. 1 - Alessio Pezzotta, KOMPASS N. 104 - Foppolo - Valle Seriana 1: 50000. Alle nostre spalle la Valtellina, con in bella vista il Monte Disgrazia e il Pizzo Cengalo, coronano un panorama che lascerebbe di stucco anche il più celebre degli alpinisti. Ne vale la pena. La ferrata del Becco è perfetta per approcciarsi al mondo dell’arrampicata: ti dà un’idea di quel che ti aspetta, ti costringe a qualche fatica inedita, c’è ovviamente un minimo rischio se come noi la fai senza cordino, ma tutto è breve e fattibile, alla fine sono solo una settantina di metri e se la prendi senza paura in 15 minuti sei fuori dal tratto impegnativo. Dalla vetta si torna all'attacco della via ferrata (cresta Est) e si prosegue dritto lungo la traccia di sentiero che verso Nord porta al pianoro fra il Pizzo del Becco e i Corni di Sardegnana; qualche omino aiuta ad individuare il percorso migliore. Da qui si intraprende la salita detta del "canaletto", dove è posta una facile via ferrata che conduce fino in cresta, da dove si prosegue più agevolmente fino in vetta, che si raggiunge dopo circa 5 ore dalla partenza.[2]. Se hai degli aggiornamenti riguardo sentieri,strutture, o altre informazioni che potrebbero essere utili, mandami una MAIL! Casco, imbrago e set da ferrata sono necessari per salire in sicurezza questa breve via, che ha uno sviluppo di circa 80 metri. Il classico punto di partenza dell'escursione risulta essere il rifugio Laghi Gemelli (1968 mt) al quale è possibile arrivare dalle Località Carona-Branzi-Roncobello-Valcanale o da altri rifugi nel caso si percorra parte dell'alta via delle Orobie. Si trova in alta Val Brembana, appena a nord della conca dei Laghi Gemelli. Arrampicate sportive e moderne fra Lecco e Como - Eugenio Pesci, Alpi Orobie Over 2000 - Vol. Un evidente poco accennato diedrino alto tre/quattro metri (II) conduce alla croce di vetta. Saliamo una seconda parete verticale con ottimi appigli per le mani e i piedi fino a una fessura finale con la quale usciamo dalla parete. Si raggiunge quindi la cresta che scende dalla Cima Corni di Sardegnana e continua verso il Monte Torretta, percorrendola fedelmente. Una delle vie più frequentate per raggiungerlo parte da Carona. Non c'è comunque una percorso obbligatorio da seguire, è necessario valutare sul posto quello che ritenete migliore per voi. Se desideri inviarci molte foto, ti consigliamo di utilizzare la nostra pagina Facebook. Attenzione in caso di recenti piogge all'umidità sulle roccette prima e dopo la ferrata. Abbiamo deciso inoltre di concatenare il Pizzo del Becco, cima sempre divertente da salire e molto panoramica. Possiamo sempre ridiscendere dalla via di salita e ripercorre l’itinerario a ritroso, o seguire il sentiero che costeggia la montagna lungo la cresta est, che ci permetterà di concludere la nostra avventura con uno splendido giro ad anello. Si prende quindi in direzione nord-est fino a raggiungere i Laghi Gemelli, e si attraversa la diga per dirigersi verso il Lago Colombo. Dal paese di Roncobello si prende la carreggiata che porta alle Baite di Mezzeno, che da quest'anno ha un pedaggio di 2 euro da pagare alla colonnina presente lungo la salita. Per un migliore utilizzo del sito, utilizziamo Cookie. E' sicuramente la cima piu' frequentata della zona, per la bellezza e' solida della sua roccia e per le sue ardite forme, abbellite da creste dentate, da lisci torrioni, da canaloni e camini dove l'arrampicata e' sempre elegante e sicura. Non ci resta che riempire gli occhi con questo pezzo di cielo. Sulla prima elevazione Francesco, dietro i Corni di Sardegnana. Su terreno pianeggiante ci si porta sotto il ripido pendio e per buon sentiero si raggiunge il colle Si segue la cresta a sinistra, tenendosi sul versante nord, e con alcuni passaggi esposti su roccia, in una ventina di minuti si raggiunge il castello sommitale. [1] La vetta offre una veduta panoramica sui sottostanti Laghi Gemelli, sulla Valle dei Frati, sulla Val Carisole e sulle vette di tutto l'arco orobico, mentre in lontananza si scorgono le cime delle Alpi Retiche. Clicca su "Iscriviti" per accedere alla pagina di iscrizione alla newsletter. Per quanto riguarda il ritorno vi è una doppia possibilità: 1- scendere esattamente ripercorrendo il tragitto della salita2- scendere dalla cima fino alla forcella dove a destra si tornerebbe per la ferrata ma invece di deviare si prosegue diritto su traccia di sentiero segnato e si aggira a sinistra l'intero complesso roccioso in direzione del passo di Sardegnana seguendo i numerosi ometti di pietra visibili anche a distanza si arriva,quasi sempre in costante discesa,all'estremo opposto (rispetto all'andata) del lago Colombo allungando il tragitto di circa 30'. Si attravera la diga e si prende il sentiero 214 che porta verso il Rif. I soldi dovrebbero servire per sistemare la strada , infatti ora è completamente asfaltata fin su al parcheggio delle baite. 973 Condivisioni Soccorsa oggi pomeriggio dai tecnici della VI Delegazione Orobica una ragazza di 23 anni, residente in provincia di Bergamo. Il periplo della montagna permette di godere di panorami mozzafiato, molto spesso lasciati agli stambecchi, da cui il Pizzo prende il nome, o ai pochi che si avventurano su queste tracce di sentiero, rendendo l’escursione ancora più appagante. Occhio solamente ai sassi che possono cadere da quelli che ci sono sopra. Scivola lungo la ferrata del pizzo del Becco e si frattura una gamba, 23enne recuperata dal Soccorso alpino. Cima Corni di Sardegnana (Mt. E' un tratto delle Orobie molto bella e, sebbene a una distanza non esagerata da punti d'appoggio, dà l'impressione di essere selvaggia e isolata. Si costeggia il lago a sud fino a giungere in vista del Lago Casere, dove si incrocia il sentiero che sale da Branzi. Superato Piazza Brembana, si svolta a destra per Roncobello superato il quale si raggiunge Capovalle dove una strada asfaltata, che termina con una sterrata, conduce alle Baite di Mezzeno (1591). SCOPRI LE NOVITA' EDITORIALI SULLA MONTAGNA DI: Chi sono le Guide Alpine e gli Accompagnatori di Media Montagna, Proposte di trekking e scalate in montagna, Vai all'elenco completo delle Guide Alpine/Accompagnatori di Media Montagna, Guarda tutte le proposte delle Guide Alpine/Accompagnatori di Media Montagna, Fraternali Editore - Carta n° 1 - Alta Valle Susa, Fraternali Editore - Carta n° 10 - Valle Po e Monviso, Fraternali Editore - Carta n° 2 - Alta Valle Susa - Alta Val Chisone, Fraternali Editore - Carta n° 3 - Val Susa - Val Cenischia - Rocciamelone - Val Chisone, Fraternali Editore - Carta n° 4 - Bassa Valle Susa - Musinè - Val Sangone - Collina di Rivoli, Fraternali Editore - Carta n° 5 - Val Germanasca - Val Chisone, Fraternali Editore - Carta n° 6 - Pinerolese - Val Sangone, Fraternali Editore - Carta n° 7 - Val Pellice, Fraternali Editore - Carta n° 8 - Valli di Lanzo, Fraternali Editore - Carta n° 9 - Basse Valli di Lanzo - Alto Canavese - La Mandria - Val Ceronda e Casternone, Cento salite in Alta Val Susa e Val Sangone, L anima del Gran Zebrù tra misteri e alpinisti, Carta n° 5 - Val Germanasca - Val Chisone, Carta n° 9 - Basse Valli di Lanzo - Alto Canavese - La Mandria - Val Ceronda e Casternone, Carta n° 3 - Val Susa - Val Cenischia - Rocciamelone - Val Chisone, Carta n° 4 - Bassa Valle Susa - Musinè - Val Sangone - Collina di Rivoli, Carta n° 2 - Alta Valle Susa - Alta Val Chisone. EQUIPAGGIAMENTO, Impossibile non notarlo dal Rifugio Laghi Gemelli.La sua sagoma si specchia nelle acque degli omonimi laghi, severa, strapiombante e quasi minacciosa da qualunque lato la si osservi. Il sentiero sale ora con dolce pendenza, e in circa mezz’ora, costeggiando la parete nord-ovest del Pizzo Farno, raggiungiamo il secondo invaso della giornata: il lago Colombo (m.2046). La via non presenta grosse difficoltà , per i meno esperti è consigliabile utilizzare il kit ferrata, mentre il caschetto è obbligatorio soprattutto se c'è altra gente che sale prima di noi, ma anche per gli stambecchi che fanno volare giu i sassi! Costeggiato l’invaso artificiale ci ricongiungiamo al sentiero comune all’andata, raggiungendo il Rifugio Laghi Gemelli in circa mezz’ora di cammino. E tra sudore e gioia possiamo brindare per l’ascesa appena compiuta. Si prosegue in sviluppo a destra,la catena viene utilizzata come scorrimano ed il piolo di fissaggio finale della ferrata è ormai vicino . Se ne attraversa la diga e di nuovo al suo termine ci si tiene a sinistra, percorrendo una ventina di metri sino ad un ometto che a destra segnala il sentiero che porta all´ attacco. 2420), La cresta Est del Becco vista dalla traccia che porta al Passo di Sardegnana, Il pianoro verso i Corni di Sardegnana.. Francesco osserva la prossima meta.
Codici Pokémon Go Settembre 2020, 23 Marzo Segno Zodiacale, Oh San Lorenzo, Ratto Delle Sabine Significato, Monkey 47 Wikipedia,