Dopo aver tentato di usurpare il trono di Germania nel 985, il padre cedette il governo alla madre del bambino, Teofano. der Löwe). Arduino fuggì e Enrico entrò pacificamente a Verona, raggiunto dal marchese di Canossa Tedaldo. Enrico II, duca di Sassonia (Enrico X di Baviera, detto anche il Superbo, l'Orgoglioso o il Fiero, 1108-1139) – duca di Baviera dal 1126 al 1138 e duca di Sassonia dal 1137 al 1139. Enrico II (imperatore) imperatore, detto lo Zoppo o il Santo (Abbach o Hildesheim 973-Grona, presso Gottinga, 1024). Rimase sempre poche settimane. Francesco Enrico era il nono e più giovane figlio maschio del duca Francesco II di Sassonia-Lauenburg (1547 - 1619) e della sua seconda moglie Maria (1566 - 1626), figlia del duca Giulio di Brunswick-Lüneburg, principe di Wolfenbüttel. L'occupazione sassone della Frisia, comunque, era costellata da una serie di rivolte. La sua memoria liturgica si celebra il 13 luglio. L'infanzia di Enrico e l'elevazione a duca di Baviera, L'elevazione al trono e la cavalcata attraverso il regno, La ribellione di Pavia e il ritorno in Germania, «La svolta decisiva del movimento riformatore si ebbe al concilio di Pavia nel 1022. Montecuccoli degli [...] Della serie per la, Enrico II duca d'Austria, detto Jasomirgott, Enrico XII duca di Baviera e di Sassonia, detto il Leone, Biografie L'esercito allora assaltò le mura per prestare soccorso al loro sovrano; durante l'assalto, morì Giselberto, fratello della regina Cunegonda, vendicato da un certo cavaliere Vulfram, che riuscì a ferire al collo trapassando l'elmo un longobardo che lo aveva ucciso. Si organizzò un'assemblea elettiva (da Enrico nel 1002 ostacolata) in cui gli succedette Corrado II il Salico, iniziatore della dinastia di Franconia (ma legato a lui da rapporti di parentela: Corrado era figlio di Enrico di Spira, figlio a sua volta di Ottone di Worms, figlio di Corrado il Rosso e di Liutgarda, figlia a sua volta di Ottone I e quindi, oltre che bisnonna di Corrado II, cugina di Enrico II). Nell'aprile 1004 arrivò a Trento dove celebrò la domenica delle Palme. Anche sua moglie, Cunegonda, rientra nel novero dei santi della Chiesa cattolica. - Orientalista, nato ad Erfurt (Turingia), CASTELLAR, Giuseppe Vincenzo Francesco Maria Lascaris conte, funerarie. Dopo essere fuggito, Enrico si ribellò di nuovo contro Ottone II. Anche la pratica di governo cambiò: se gli Ottoni praticavano una governance incentrata sulla relazione tra il re e la famiglia, quindi una politica basata sull'insediamento dei punti chiave del regno dei proprio familiare di sangue o acquisito, con Enrico II, che possedeva una mentalità "ducale", la pratica di governo cambiò: egli aveva pochi familiari stretti (che comunque insediò in posizioni privilegiate; diede anche incarichi di prestigio a famiglie bavaresi appartenenti al suo ducato) e basò la propria azione conferendo titoli ducali o immettendo nella cappella regia non più i membri della vecchia aristocrazia ducale, ma dei membri delle famiglie comitali di secondo piano, minando in questo modo l'autorità ducale ivi presenti; inoltre i duchi persero lo status di uomini più importanti del regno, avendo il potere delle più potenti famiglie comitali; egli si presentò in ogni caso come poco più di un duca e rafforzò il ruolo vescovile nel regno (in ventidue anni di regno, elevò alla soglia vescovile almeno quarantadue vescovi)[19]; inoltre ebbe maggiormente la propensione a insediare come vescovi i membri della sua cappella regia[20][21]. Discese in Italia una prima volta nel 1004 per sconfiggere alle chiuse di Valsugana Arduino d'Ivrea che, a capo della feudalità laica, cercava di ricostituire un Regno d'Italia indipendente. Enrico abbandonò l'Italia quindi a inizio giugno, con ancora Arduino non totalmente sconfitto; egli inoltre non scese a Roma, essendo questa tornata sotto il controllo di Giovanni Crescenzio, il cui padre era stato decapitato da Ottone III, e dei papi da lui nominati, e questi ultimi dovevano concedere l'autorizzazione per ripristinare la diocesi di Merseburgo (futura diocesi di Titmaro) e fondare la diocesi di Bamberga[33][34]. Ermanno, per non perdere il ducato in caso di sconfitta, evitò di scontrarsi con il re direttamente, attaccando invece i suoi alleati nel suo ducato . [18], CASTELLAR, Giuseppe Vincenzo Francesco Maria Lascaris conte di, L'archeologia delle pratiche funerarie. Dopo la fallimentare rivolta, Ottone II imprigionò l'anziano Enrico ad Ingelheim. Nonostante le richieste di Arduino, non vi furono ostacoli per la discesa a Roma e il 14 febbraio 1014 fu incoronato imperatore assieme alla consorte a Roma per mano di Benedetto VIII, seguito la sera da un banchetto in Laterano[39]. Fu l'ultimo re di Germania e l'ultimo imperatore della dinastia sassone. Figlio di Enrico II di Baviera, alla sua morte, nel 995, divenne duca di Baviera con il nome di Enrico IV di Baviera. der Löwe). Lo stesso imperatore si assicurò che Enrico ricevesse un'educazione ecclesiastica per renderlo un ecclesiastico impedirgli di partecipare al governo imperiale. Una dinastia imperiale fra Europa e Italia (secc. Tramite suo padre, era nipote di Enrico I, duca di Baviera, e pronipote del re Enrico I di Germania. Il giovane Enrico, che in quel momento aveva tredici anni, fu nominato reggente sulla Baviera. Dovette però tornare ben presto in Germania poiché l'esercito fu decimato da una pestilenza. Enrico proseguì fino a Brescia, accolto dall'arcivescovo di Ravenna Federico, per poi raggiungere Bergamo, accolto dall'arcivescovo di Milano Arnoldo. Negli anni del suo regno dovette così combattere a lungo contro vari signori ribelli, come Baldovino di Fiandra (ribellatosi tra la fine del 1006 e il 1007)[22], Federico conte di Lussemburgo, Enrico V duca di Baviera e suo cognato[23] e il vescovo di Metz Teodorico II (ribellatosi assieme al fratello Enrico sempre nel 1009), sempre cognato del re[24]. Nominò suo cancelliere Alberico, vescovo di Como. Le truppe sveve, francone e lotaringe riuscirono ad entrare in città, facendo strage dei pavesi, che tentarono di difendersi scagliando giavellotti dai tetti delle case, ma questi furono inghiottiti dal fuoco. La sua ascesa la trono venne contrastata dal marchese di Meissen Eccardo, sostenuto dal suocero e duca di Sassonia Bernardo, dal vescovo di Halberstadt Arnolfo, dal vescovo di Hildesheim Bernward e altri grandi di Germania[3]. Pâulos; latino Paulus). Strasburgo venne presa, e gli svevi, senza nessun ordine del duca, saccheggiarono e incendiarono la chiesa della città . Le truppe a guardia del palazzo erano poche e, per allarmare l'esercito tedesco accampato fuori dalle mura, queste diedero fuoco alle case nei pressi del palazzo. Santa, detta la Pulzella d'Orléans (D... Santo e dottore della Chiesa (Tagaste 354-Ippona 430). Rimase in Italia quindi 8 mesi[36]. Figlio di Enrico II di Baviera, succedette a Ottone III sul trono imperiale. Molto religioso e convinto assertore delle responsabilità dell'Imperatore nei confronti della fede e della prosperità dei suoi sudditi, esercitò sulla Chiesa e sui monasteri tedeschi un forte controllo, inteso in primo luogo a promuovere una riforma morale dei costumi nello spirito dell'ordine cluniacense, e a livello politico per renderli un contrappeso valido e sostanziale rispetto al potere e all'ingerenza dell'aristocrazia laica, così come era già stato fatto da Ottone I. Nel 1013 prende sotto la propria protezione l'abbazia benedettina di Sansepolcro, nell'Alta Valle del Tevere, di cui, in alcuni privilegi degli anni successivi, si dirà fondatore[27]. Enrico II cambiò nettamente l'orientamento politico dell'impero verso gli slavi, passando quindi oltre il congresso di Gniezno. Mentre il re era sull'isola di Reichenau per la natività di San Giovanni Battista, ricevette la sfida ad un duello (interpretabile sia come un duello individuale sia nel senso,come ha fatto notare Giesebrecht, di ingaggiare battaglia con un esercito, sulla base del fatto che Tietmaro usa il termine duellum anche in VII, 45 (62) per riferirsi inequivocabilmente ad una battaglia campale)[10] da parte di Ermanno[11]; egli però cambiò poi idea, preferendo forse non attaccare direttamente il re. Apostolo delle genti, sa... De Agostini Editore S.p.A. sede legale in via G. da Verrazano 15, 28100 Novara. Tra il 1021 e il 1022 effettuò un'ultima spedizione in Italia per frenare l'espansione bizantina in Puglia. La pratica della cavalcata attraverso il regno era una novità rispetto ai predecessori ottoniani: essi infatti rimanevano in Franconia, Sassonia e Bassa Lotaringia, andando in Svevia e Baviera solo in occasione delle spedizioni militari, specie per le spedizioni in Italia. Neolitico, Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati. Le truppe del duca di Carinzia riuscirono ad espugnarle. - Codice fiscale, Partita IVA ed iscrizione al Registro imprese di Novara n. 01689650032, REA di Novara 191951 28100 Novara - Società con Socio Unico, Società coordinata e diretta da De Agostini S.p.A., - Sede legale in via G. da Verrazano 15, 28100 Novara (Italia). Venne quindi elevato a re d'Italia a Pavia[32]. Egli proseguì passando per Augusta e, accolto dal vescovo Sigfrido per due notti, mandò indietro la moglie in Sassonia. Nel 1003 il neo-re dovette affrontare la rivolta di Enrico di Schweinfurt, offeso dal fatto che non aveva ricevuto dal suo sovrano il ducato di Baviera; egli fu appoggiato da Boleslao I di Polonia e Boleslao III "il Rosso" di Boemia ed ebbe l'appoggio dello stesso fratello del sovrano, Bruno, vescovo di Augusta; questa rivolta fu tuttavia schiacciata in breve tempo. La via per la sua successione venne aperta quando Ottone di Worms, nipote di Ottone I, rifiutò la corona[2]; Enrico II trovò sostegno per la sua successione in Sassonia, desiderosa di vedere un uomo della propria stirpe continuare a sedere sul trono; egli inoltre era sostenuto da Sofia e Adelaide, sorelle del defunto Ottone III[3]. Questo atto sancì definitivamente la nuova posizione di Enrico, confermato poi dalla sottomissione del duca Ermanno il 1 ottobre: egli fu riconfermato nel suo ducato ed espiò il suo peccato di aver bruciato la chiesa di Strasburgo donando alla diocesi una sua proprietà e restaurando l'abbazia di Santo Stefano, situata nella città[13][16][17]. Europa tra preistoria e protostoria LE AREE SEPOLCRALI: L'ORGANIZZAZIONE INTERNA E IL RAPPORTO CON L'INSEDIAMENTO, DAL NEOLITICO ALL'ETÀ DEL FERRO, TIEPOLO, Giambattista (Giovanni Battista, Giovambattista). Combatté (1002-18) contro il re di Polonia, Boleslao il Coraggioso, che minacciava le frontiere dell'impero. Ridiscese nella penisola nel 1013 per contrastare un nuovo tentativo di ribellione di Arduino che fu sconfitto definitivamente, e fu incoronato imperatore a Roma nel 1014. È stato dichiarato santo. Egli quindi contrattaccò, assediando Strasburgo assieme al genero Corrado, figlio di Ottone di Worms, difesa dal suo vescovo Werner[8]. (Jeanne d'Arc o Darc). Tietmaro di Merseburgo, Cronaca di Ttetmaro, ed. Nel 999 Enrico sposò Cunegonda di Lussemburgo, figlia di Sigfrido, conte di Lussemburgo. M. Taddei, Pisa University Press, 2018. TIROLO (ted. Europa tra preistoria e protostoria, Repertorio delle culture dell'Europa preistorica. Una volta divenuto re, attaccò e saccheggiò il ducato di Svevia, ducato del rivale Ermanno II.
Santa Rosa 2020, 19 Luglio Nati, Versioni Greco E Latino, Mascherine Fashion Made In Italy, Santa Marta Legamento, 16 Gennaio Nati, Alessandro Angelini Moglie,