Dal 1880 in Francia il 14 luglio è festa nazionale: eventi, parate e rievocazioni storiche per celebrare uno dei momenti cruciali della Rivoluzione francese: la presa della Bastiglia. Tutto ciò diventa effettivo con la Costituzione del 1791. Fin dal momento in cui il Terzo Stato (formato da borghesi e contadini) si affaccia per rivendicare i propri diritti, trova la ferma opposizione del Re, della Chiesa, dell’aristocrazia e dei monarchici. [11] Pienamente convinto che l'intenzione della corte fosse quella di sciogliere l'Assemblea Nazionale, citò delle prove per sostenere l'esistenza di un piano preorganizzato del governo per riconquistare la supremazia e prendere il controllo di Parigi intimidendo l'Assemblea. Dal 1880 in Francia il 14 luglio è festa nazionale: eventi, parate e rievocazioni storiche per celebrare uno dei momenti cruciali della Rivoluzione francese: la presa della Bastiglia.. VIVE LA RÉVOLUTION! Lo stesso re Luigi XVI sottovalutò le conseguenze e la portata dell’evento. La presa della Bastiglia da parte dei cittadini francesi, avvenuta martedì 14 luglio 1789 a Parigi, fu l'evento storico culminante della Rivoluzione francese in quanto la Bastiglia era il simbolo dell'ancien régime. Gli aneliti rivoluzionari si fecero sentire anche nella letteratura. Presa della Bastiglia, la festa Nazionale francese limitata dal coronavirus: Il giorno della Presa della Bastiglia è diventata una festa nazionale in Francia, quest’anno la tradizionale parata militare sugli Champs-Elysée del 14 luglio però non si farà a causa delle restrizioni sanitarie imposte dal coronavirus. Questa cerimonia fu seguita dalla processione verso l'Hôtel de Ville dove il re salutò gli elettori di Parigi. Il giorno dopo la caduta della Bastiglia, il 15 luglio, il re fece il primo passo per porre fine ai disordini visitando l'Assemblea in prima persona, chiedendo l'assistenza dei deputati nella crisi: «Beh, sono io ad essere tutt'uno con la nazione; sono io che mi fido di voi. Nel grande calderone di episodi che caratterizzarono la travagliata esperienza rivoluzionaria, la quale si concluse con l'avvento di Napoleone Bonaparte, uno dei momenti di svolta accade il 14 luglio 1789, quando gli insorti diedero il via alla lotta armata all'Antico Regime attaccando la fortezza della Bastiglia. [17] Tuttavia, il discorso letto dal re, probabilmente, nonostante non appartenesse a Bailly, incarnava gli stessi suggerimenti che Bailly avrebbe voluto dare al re. L’azione assunse un significato simbolico, sinonimo di un vero e proprio momento di transizione e, di conseguenza, rivoluzionario. M. Bailly era inclinato in avanti sulla scrivania, i suoi occhi erano bagnati di lacrime. La Rivoluzione francese fu un evento importantissimo nella storia europea e mondiale, perché significò il rovesciamento di antiche e, fino ad allora, intoccabili istituzioni di potere (la Monarchia assoluta), segnando l'inizio di una nuova società borghese non più fondata sul diritto di nascita. Il Codice Napoleonico, da lui elaborato nello stesso anno, conteneva alcuni principi cardine della Rivoluzione francese. La prigione della Bastiglia, inaugurata da Carlo V il 22 aprile 1370, inizialmente venne utilizzata come location per feste e sontuosi ricevimenti. Nel frattempo, però, gli insorti riuscirono a rompere le catene che reggevano il ponte levatoio e si riversarono all'interno della fortezza. Il suo cuore era così pieno che, in mezzo alle sue espressioni di gratitudine, lo si poteva ascoltare mentre diceva di non sentirsi né degno di cotanto onore, né in grado di trasportare un così grande fardello. Von Flüe, stupito, cercò di assicurargli che tali estremi non erano necessari ma, seguendo gli ordini, gli svizzeri distribuirono il biglietto attraverso un buco nel ponte levatoio. [8] Fino a pochi giorni prima nella Bastiglia vi era stato rinchiuso anche il marchese Donatien Alphonse François de Sade, che infiammò gli animi dei suoi concittadini descrivendo, con particolari raccapriccianti e fantasiosi, le torture che lì si eseguivano; venne trasferito al manicomio di Saint-Maurice il 4 luglio. Durante il viaggio, che lo avrebbe portato al Palais-Royal per essere processato, fu assassinato e poi decapitato. FONTE: La Conoscenza Storica, de Bernardi-Guarracino, In occasione del 14 luglio - il Bastille Day - a Parigi si tengono grandi parate commemorative. [13] Bailly ammise che al fianco del «buon popolo di Parigi» c'erano state comunque delle bande di faziosi e facinorosi che avevano voluto portare la rivoluzione al di là di ogni opposizione ragionevole, e che questi erano responsabili di gran parte dei saccheggi e delle illegalità che caratterizzarono quella «giornata terribile e indimenticabile». Nella “Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino”, stilata dall’Assemblea Nazionale, gli ideali rivoluzionari vengono riassunti nello slogan: “Libertà, Uguaglianza, Fraternità”. I rivoltosi ebbero facilmente la meglio sulla sparuta guarnigione a difesa della fortezza, che pure cercò di negoziare, ma l'esercito sottovalutò la cosa e non intervenne. La presa della Bastiglia da parte dei cittadini francesi, avvenuta martedì 14 luglio 1789 a Parigi, fu l'evento storico culminante della Rivoluzione francese in quanto la Bastiglia era il simbolo dell'ancien régime. La guarnigione della fortezza era composta da 82 invalidi, soldati veterani non più idonei a servire in combattimento, ai quali il 7 luglio si aggiunsero 32 guardie svizzere comandate dal luogotenente Ludwig von Flüe. Ogni uomo inquadrato in questo gruppo avrebbe portato, come segno distintivo, una coccarda con i colori della città di Parigi (blu e rosso). Presa della Bastiglia, l’insurrezione di un popolo stremato Martedì 14 luglio 1789 a Parigi, una delle rivoluzioni più note della storia: la presa della Bastiglia. (biografieonline.it) Parigi, 14 luglio 1789: la Presa della Bastiglia è uno degli eventi cruciali della Rivoluzione Francese. Nell'estate del 1789, la situazione a Parigi era già rovente: il Terzo Stato (la Borghesia; gli altri due Stati erano la Nobiltà e il Clero), continuava a reclamare un sistema di votazione più equo e maggiore considerazione nella vita politica del regno, ma la convocazione degli Stati Generali da parte del Re non aveva portato alcun cambiamento. Una rivoluzione!». I cittadini cominciarono a protestare violentemente contro il governo affinché riducesse il prezzo del pane e dei cereali e saccheggiarono molti luoghi sospettati di essere magazzini per provviste di cibo; uno di questi fu il convento di Saint-Lazare (che fungeva da ospedale, scuola, magazzino e prigione), dal quale vennero prelevati 52 carri di grano. L’ondata rivoluzionaria partita dalla Francia aveva coinvolto anche altri Paesi europei, tanto che la Rivoluzione francese è ancora oggi considerata l’emblema della libertà e dell’indipendenza popolare. Per cercare una soluzione alla crisi che diventava sempre più grave il 5 maggio 1789 erano stati convocati a Versailles gli Stati Generali, ma senza alcun esito. L’ondata rivoluzionaria partita dalla Francia aveva coinvolto anche altri Paesi europei, tanto che la Rivoluzione francese è ancora oggi considerata l’emblema della libertà e … [36] Entro il 21 luglio, cinquantacinque dei sessanta distretti avevano ratificato l'elezione di Bailly senza alcuna decisione dissenziente. Il resto della guarnigione fu fatta prigioniera e condotta al Municipio ma, lungo la strada, in piazza de Grève, Launay fu preso dalla folla e linciato. L'avvenimento, sebbene di per sé poco importante sul piano pratico, assunse un enorme significato simbolico a tal punto da essere considerato il vero inizio della rivoluzione. E con un'acclamazione, ognuno ripeté: "Sì, sindaco di Parigi". L'avvenimento, sebbene di per sé poco importante sul piano pratico, assunse un enorme significato simbolico a tal punto da essere considerato il vero inizio della rivoluzione. Il giornale Point du jour descrisse vividamente la scena, di grande effetto, che si presentò nel dare il benvenuto ai deputati che, lentamente, si muovevano attraverso la città per andare all'Hôtel de Ville. Di fatto, l’Assemblea Costituente eliminò alcuni istituti medievali che favorivano il clero e la monarchia. Conseguenza della Rivoluzione francese. Li supplicò allora, almeno, che riprendessero le torri, ma dichiararono che non avrebbero più combattuto contro i loro concittadini, imponendo poi una capitolazione. La presa della Bastiglia da parte dei cittadini francesi, avvenuta martedì 14 luglio 1789 a Parigi, fu l'evento storico culminante della Rivoluzione francese in quanto la Bastiglia era il simbolo dell'ancien régime.L'avvenimento, sebbene di per sé poco importante sul piano pratico, assunse un enorme significato simbolico a tal punto da essere considerato il vero inizio della rivoluzione. Decise quindi di perire, piuttosto che sottomettersi, e si recò nei sotterranei della torre Liberté con la torcia accesa di uno cannonieri sui bastioni per dare fuoco ai 250 barili di polvere da sparo, seppellendo sotto le sue rovine assediati e difensori, ma due Invalidi, i sottufficiali Ferrand e Biguard, lo fermarono proprio mentre, tremando violentemente, stava per farlo. Il motto indicava chiaramente che si intendeva creare uno stato incentrato sulla sovranità popolare e la suddivisione dei poteri. François-Emmanuel Guignard de Saint-Priest, Jacques-François-Xavier de Whyte, Conte de Malleville, Gilbert du Motier, marchese de La Fayette, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Presa_della_Bastiglia&oldid=116418805, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, Jacques-François-Xavier de Whyte, Conte de Malleville, nato a, Claude-Auguste Tavernier, nato a Parigi il 29 dicembre, Charles-Joseph-Paulin-Hubert de Carmaux, Conte de Solages (. Il governatore della prigione (figlio di un precedente governatore) era il marchese de Launay. Luigi XVI, sopraffatto dall'adulazione dei suoi sudditi, non fu in grado di parlare e chiese a Bailly di rivolgersi alla folla in sua vece. Egli aveva riconquistato il suo popolo; oggi il popolo ha riconquistato il suo re.». La Bastiglia fu quindi invasa e conquistata dai ribelli solo perché il governatore, devoto al sovrano, venne abbandonato dalle sue truppe. Per rimediare a questa mancanza di leadership, La Fayette fu unanimemente acclamato come comandante in capo della neonata milizia cittadina, e Bailly, poco dopo di lui, fu proclamato sindaco di Parigi (maire de Paris), il primo nella storia della città. Devi essere connesso per inviare un commento. [37], Arricchiti da questi travolgenti mandati e con un'immensa popolarità alle spalle tra i parigini, Bailly e La Fayette erano disposto ad accettare la responsabilità di sovrintendere alla gestione della metropoli rivoluzionaria. Camille Desmoulins, secondo François-Auguste Mignet, aizzò la folla salendo su un tavolo con la pistola in mano ed esclamando: «Cittadini, non c'è tempo da perdere; la dimissione di Necker è l'avvisaglia di un San Bartolomeo[1] per i patrioti! Con l'Assemblea nazionale nel ruolo di osservatore tremulo e impotente, Parigi aveva vinto la sfida e superato la crisi del 14 luglio. La miccia era stata innescata e nei mesi successivi la Rivoluzione eruppe in tutta la sua forza, travolgendo la monarchia - anche il re venne ghigliottinato - e portando alla proclamazione della Repubblica (1792). Fuori la folla respinse le richieste lette da Stanislas-Marie Maillard, urlando di abbassare il ponte levatoio. La corona che aveva premiato il discorso patriottico del conte di Lally-Tollendal fu improvvisamente messa sulla testa di M. Bailly. Lo stesso Luigi XVI, rientrato a palazzo da una battuta di caccia, scrisse nel suo diario quel giorno rien (niente), a significare che non era accaduto nulla di rilevante o che meritasse di essere ricordato (anche se va specificato che quello era il diario di caccia del re, e rien era presente ogniqualvolta il re non avesse preso alcuna preda). In una conferenza nel giorno successivo, il 16 luglio il re ribadì al nuovo sindaco la sua ansia per i disordini a Parigi, ed accettò il suggerimento di Bailly di visitare la città di persona.[27]. In essa in quel momento vi erano solo sette detenuti. In quanto nessun prigioniero liberato alla Bastiglia risultava essere stato precedentemente imprigionato per motivi politici, si sentì il bisogno di inventare un prigioniero più rappresentativo al fine di rendere l'avvenuta liberazione più mirabile agli occhi dell'opinione pubblica. Venne inoltre eseguita una riorganizzazione a livello generale mediante diverse sostituzioni: Victor-François de Broglie, Roland-Michel Barrin de La Galissonière, Paul François de Quelen de la Vauguyon, Louis Auguste Le Tonnelier de Breteuil e Joseph Foullon de Doué furono nominati per sostituire Louis Pierre de Chastenet de Puysegur, Armand Marc de Montmorin-Saint-Hérem, César-Guillaume de La Luzerne, François-Emmanuel Guignard de Saint-Priest e Necker. | Anney_Lier / Shutterstock È stata istituita per commemorare la Festa della Federazione del 1790, giorno dell'unità nazionale, e non per la presa della Bastiglia.In Francia è un giorno non lavorativo. [33][34] Poi, con indosso la coccarda rivoluzionaria che Bailly e La Fayette gli avevano dato, il re si congedò dalla città, fedele ma turbolenta, e ritornò a Versailles. [28] L'annuncio di Bailly e La Fayette fu accolto con grandi applausi, e le loro nomine furono confermate ufficialmente.[28][29]. Non a caso il testo della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino è ispirato al testo della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti d’America. Il popolo era ormai stanco degli sprechi e dei soprusi da parte del regime monarchico. Quando Bailly fu acclamato nuovo sindaco di Parigi e La Fayette nuovo comandante in capo della milizia urbana, ci fu bisogno che anche Pierre-Augustin Hulin approvasse, con la sua immensa popolarità, le nomine appena fatte dagli elettori parigini.
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